Escrementi di cane in città, Potenza: “Palermo prenda esempio da Agrigento”

PALERMO – È uno dei motivi di scontro più accesi tra proprietari di cani: la raccolta degli escrementi.

Per pigrizia o semplice maleducazione, sono in molti a non raccogliere gli escrementi del proprio cane, lasciandoli sul marciapiede, incuranti degli altri; c’è persino chi decide di coprirli con dei fogli di carta, spesso volantini pubblicitari, non preoccupandosi del malcapitato che scivolerà da lì a poco.

Un problema di decoro urbano, di educazione, ma anche igienico-sanitario.

A Palermo c’è chi ha deciso di dire basta.

Troppi escrementi di cane per le strade di Palermo. Un problema annoso che affligge la città da tempo e che ha gravi ripercussioni non solo sul decoro urbano ma anche sull’ambiente e sulla salute di tutti, cani compresi.

A lanciare un appello al Comune affinché intervenga nel rispetto del decoro e della sanità pubblica è la consigliera della IV Circoscrizione ed esponente Pd, Serena Potenza.

È necessario che l’amministrazione comunale prenda coscienza della gravità del problema  – dice Potenza – e che ponga fine al suo atteggiamento negligente perché qualcosa possa iniziare a cambiare. La cacca di cane costituisce, infatti, un serio problema anche per il decoro pubblico. Marciapiedi ricoperti di feci e terribilmente maleodoranti non possono essere accettati all’interno di una società civile né tantomeno una noncuranza simile può verificarsi all’interno dei parchi, frequentati da un gran numero di bambini, soggetti maggiormente esposti al rischio di contrarre infezioni”.

È obbligo morale nonché civico per chiunque abbia un cane occuparsi della raccolta degli escrementi depositati sul suolo pubblico, ma ciò non sempre avviene.

E così la consigliera Potenza suggerisce sopralluoghi da parte dei vigili in borghese.

Si tratta di un servizio che dovrebbe essere ordinario ma a cui, in realtà, raramente viene destinato il personale – dice -. Sono già molte le città che hanno preso provvedimenti seri in merito. A Roma, ad esempio, non rispettare le regole è diventato piuttosto costoso a causa di un inasprimento delle multe per chi non raccoglierà le deiezioni dei propri amici a quattro zampe: la multa infatti è aumentata da 100 a 250 euro. Senza andare lontano, dati rassicuranti giungono anche da Agrigento, dove, fino a pochi giorni fa, tredici persone sono state multate dalla polizia municipale. È giunto il momento che la situazione cambi anche a Palermo – conclude – e che la pubblica amministrazione adempia seriamente ai suoi compiti nel rispetto dei contribuenti che chiedono una città più pulita e salubre”.

Viviana Mannoia

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