Emergenza sanitaria, parla il coordinatore del Cts Miozzo: “Tornare indietro sarebbe una catastrofe”

Emergenza sanitaria, parla il coordinatore del Cts Miozzo: “Tornare indietro sarebbe una catastrofe”

PALERMO – Il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Agostino Miozzo ha risposto ad alcune domande del Corriere della Sera in merito all’emergenza sanitaria in atto.

Ha parlato di una situazione delicata per cui tornare indietro di qualche mese sarebbe una vera e propria catastrofe per l’Italia. La situazione viene monitorata minuto per minuto con attenzione, la voglia di un ritorno alla normalità è molta, ma allo stesso tempo la preoccupazione sale.

Continua parlando di un incremento dei casi di contagio soprattutto nei ragazzi giovani, il cui numero aumenta nelle sale delle Terapie Intensive: “nessuno è invulnerabile“. Si dice fortemente spaventato dal comportamento dei ragazzi, che sembrano non essere realmente coscienti della portata del problema e del pericolo cui vanno incontro ogni giorno. Continuare in questa direzione porterebbe, secondo la sua opinione, a ulteriori norme e divieti stringenti e questo non è il momento il giusto per un ritorno al lockdown.

Inoltre pone l’attenzione anche su quelle persone che hanno continuato a frequentare le discoteche o i posti affollati, nella piena ignoranza delle regole base che ogni giorno vengono raccomandate perché costituiscono le vere terapie protettive:  “Occorre intervenire su questo, limitando gli assembramenti“.

Infine parla della riapertura delle scuole come la priorità assoluta e lo definisce il settore dove si misura la vittoria della battaglia. Occorre garantire il ritorno in sicurezza dei ragazzi a lezione, degli insegnanti e del personale: “Il ritorno dell’insegnamento a distanza sarebbe un incubo“.

Fonte foto: Corriere della Sera