Spazzatura fuori dalla Sicilia e riaperte 6 discariche

Spazzatura fuori dalla Sicilia e riaperte 6 discariche

PALERMO – Dopo la chiusura la riapertura delle discariche e, soprattutto, la possibilità di stringere accordi con altre regioni per i rifiuti. 

Dopo la firma dell’emergenza rifiuti di ieri da parte del presidente della Regione, Rosario Crocetta, il ministero per l’Ambiente ha concesso alla Sicilia di poter trasportare la propria spazzatura verso altre discariche dislocate sul territorio nazionale. Così, fino al prossimo 30 novembre, i rifiuti trattati potranno essere smaltiti altrove, ovviamente avendo trovato prima un accordo con le altre regioni interessate.

Questo rientra in quel piano per fronteggiare l’emergenza rifiuti che ha visto la riapertura di sei discariche su otto sul territorio siciliano, chiuse lo scorso lunedì perché non a norma. Dei siti coinvolti, non potranno beneficiare dell’accordo tra ministero e Regione la discarica di Siculiana e quella di Gela, prive di alcuni speciali impianti.

Inoltre, i rifiuti di una cinquantina di comuni in provincia di Agrigento verranno trasferiti a Motta Sant’Anastasia e Grotte San Giorgio. Altri del comune di Palermo, invece, fino a fine giugno saranno portati a Lentini e, dal primo di luglio, saranno divisi tra la discarica di Bellolampo e alcune della provincia di Catania.

Infine, questo accordo dovrebbe vedere protagonisti anche i termovalorizzatori, tanto voluti dal governatore e che dovrebbero garantire l’incenerimento di circa 700mila tonnellate di rifiuti.