“Contratti non rinnovati e mezzi fatiscenti”. Domani sciopero dei servizi di trasporto pubblici

PALERMO – Sono giorni molto delicati per i servizi pubblici siciliani, un settore che già da parecchi anni si è mostrato in netta difficoltà sia per motivazioni di natura economica, sia per vicende di cronaca.

Nella giornata di domani, infatti, in tutta la Sicilia è stato indetto uno sciopero nei servizi pubblici essenziali che potrebbe, di fatto, rallentare (se non addirittura paralizzare) i sistemi di spostamento pubblico relativi a tutte le provincie siciliane.

Si tratterà, comunque, di uno sciopero di quattro ore “ad alternanza”, ovvero i vari servizi di trasporto non effettueranno lo sciopero tutti contemporaneamente, bensì verrà dilazionato nell’arco della giornata per permettere all’utenza di poter comunque usufruire di una parte del servizio per evitare un eccessivo disagio alla collettività.

In merito all’imminente sciopero previsto per la giornata di domani, si è espresso il vicepresidente nazionale di Assotir, Pino Bulla: “Domani, a differenza di quanto detto negli ultimi giorni, è stato indetto uno sciopero esclusivamente legato ai servizi pubblici. E proprio per questo, non verrà intaccato assolutamente il settore del trasporto merci che, dunque, continuerà normalmente il proprio servizio”.

“Principalmente lo sciopero – ha continuato – è stato indetto per dar seguito al malcontento manifestato dai sindacati ( Cisl, Cgil e Uil su tutte) relativo al mancato rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici. Una situazione molto difficile che va ormai avanti da tantissimo tempo e alla quale si stenta a trovare una soluzione”.

La crisi nel settore pubblico, e principalmente nel settore dei servizi pubblici, è una realtà che ormai in Sicilia è presente da parecchio tempo. Le condizioni fatiscenti degli ormai pochi mezzi presenti nel territorio siciliano, oltre alle varie aggressioni avvenute negli ultimi mesi ai danni dei conducenti, hanno di fatto messo in ginocchio tutto il settore aumentando il malcontento sia dei lavoratori sia, ovviamente, dei vari sindacati.

Noi siamo sempre dalla parte dei lavoratori. Il servizio pubblico in tutta Italia è in difficoltà, anche per quanto riguarda le forze dell’ordine per esempio. Anche in questo caso ci sono lavoratori che da circa 8 anni aspettano il rinnovo del loro contratto e che, di fatto, sono sempre terminati nel giochetto politico composto da proclami e tante promesse poi mai mantenute. Vedo purtroppo che molte volte l’attenzione si sposta su piccole cose tralasciando tematiche ben più importanti come i problemi che da troppo tempo affliggono il sistema del lavoro pubblico italiano“.