Diamo un “taglio” al lockdown. Non solo piacere, la cura di sé come fenomeno di ripartenza sociale: “Segnale di ripresa”

Un taglio, la barba, la visita all’estetista e un vestito elegante. Dopo circa tre mesi di lockdown gli italiani, oltre ad aver ripreso in maniera limitata a uscire, lavorare e passare qualche ora all’aria aperta, hanno sentito certamente il bisogno di ritornare a curare la propria immagine. Lo dimostra anche la recente riapertura di barbieri ed estetisti, i quali hanno segnato il “tutto esaurito” nelle prime settimane di ripresa del loro lavoro.

Segno che per un ritorno a piccoli passi alla normalità, c’è bisogno anche di ciò che, per l’opinione comune, è considerato superficiale, quasi superfluo a volte: la cura di se stessi. D’altronde, dopo che la maggior parte della gente ha trascorso settimane in pigiama, con i capelli lunghi e spettinati, con le unghia non sistemate (per quanto riguarda le donne) e la barba incolta (per gli uomini), sistemarsi, vestirsi di tutto punto e ritornare a vedersi in una nuova luce non può passare in secondo piano.

Ma con tutti i problemi economici che la quarantena ha portato, la gente pensa a tagliarsi i capelli?“, si chiederanno i più. Domanda legittima, ma che nasconde un’analisi molto superficiale di ciò che è venuto a mancare in toto con il lockdown. Innanzitutto, il fatto di “ripopolarebarbieri, parrucchieri ed estetisti è un buon modo per fare girare e ripartire al meglio anche questa parte di economia. Inoltre, la cura della propria immagine non può essere considerata solo come un piacere, ma come una vera e propria necessità.

Una necessità che si riflette in più ambiti. Da quello lavorativo (per esempio, per affrontare un colloquio di lavoro in via telematica, dove anche l’apparenza vuole la sua parte) a quello psicologico. Per dare una spiegazione su quanto sia importante psicologicamente per le persone la cura estetica, ci siamo rivolti alla dottoressa Valentina La Rosa, psicologa e psicoterapeuta.

Da un punto di vista psicologico, – spiega la dottoressa – l’essere umano ha un rapporto di fondamentale importanza con la propria immagine in quanto struttura la propria identità e il proprio senso di sé proprio a partire dal confronto con la propria figura riflessa allo specchio“. Quello specchio che per molti, soprattutto in questi mesi, tra chili di troppo, capelli incolti e pelle “spenta”, è diventato una maledizione quasi impossibile da scacciare, visto e considerato il divieto di uscire di casa se non per necessità.

In questo senso, la dottoressa La Rosa ha proseguito: “Non sorprende che una delle principali cause di disagio per molte persone costrette a casa durante il lockdown sia stato proprio il non poter curare in maniera adeguata la propria immagine e quasi il non riconoscere se stessi nell’immagine allo specchio di questi giorni di quarantena“.

Oltre a ciò, c’è da considerare anche l’impatto che ha avuto la quarantena su ogni cittadino. Il che porta a vedere la riapertura di parrucchieri e centri estetici come un vero e proprio fenomeno di ripartenza sociale. “Tornare a prendersi cura di sé, riprendendo a frequentare luoghi come il parrucchiere o l’estetista, può essere un segnale importante di ripresa della vita normale e di graduale ritorno alla propria quotidianità. Ovviamente, è una ‘normalità’ diversa da quella a cui eravamo abituati, fatta di distanziamento sociale e di misure di sicurezza“, ha detto a riguardo la dottoressa.

L’importante, come in ogni cosa, è non esagerare. Un’eccessiva cura del proprio aspetto e un’attenzione maniacale all’aspetto estetico, infatti, possono portare a “confondersi e perdersi nella propria immagine, perdendo di vista le altre dimensioni che strutturano l’identità di ciascuno di noi“.

Dunque, curare l’estetica è un aspetto molto importante nella vita di ognuno di noi. Soprattutto nella misura in cui, nella situazione attuale, viene visto come un punto di partenza per un ritorno alla normalità. E anche perché, secondo la dottoressa La Rosa, “recuperare un sano rapporto con la propria immagine e con il proprio corpo è sicuramente un buon modo per lasciarsi alle spalle i giorni difficili del lockdown e gradualmente riappropriarsi della propria quotidianità“.

Immagine di repertorio