AGRIGENTO – Anche nelle ore notturne, quando scende il silenzio sul territorio costretto all’isolamento, i carabinieri lavorano senza sosta per contrastare i reati predatori, soprattutto quelli ai danni di chi, a causa della distanza e delle misure di contenimento, non può controllare la propria abitazione.
Nell’ambito di questi servizi, i militari della Compagnia di Licata, ieri notte, hanno ottenuto un altro brillante risultato, dopo i due arresti per furto di infissi all’interno di una scuola nei giorni scorsi.
I carabinieri hanno dato il massimo per rispondere alle preoccupazioni dei cittadini, già provati da settimane di isolamento: dopo aver messo a punto un piano dettagliato di monitoraggio del territorio, hanno iniziato a effettuare appostamenti e ripetute pattuglie in abiti civili e con auto di copertura, per rendersi invisibili e sorprendere i ladri con le mani nel sacco.
Nel buio della notte, i militari si sono accorti quindi di movimenti sospetti e hanno deciso di bloccare due soggetti che stavano uscendo furtivamente da una casa isolata.
Nonostante le intimazioni dei carabinieri i due ladri non si sono fermati, anzi hanno accelerato la loro corsa nel tentativo di sfuggire alla cattura, gettando via nel frattempo la refurtiva del colpo appena messo a segno.
Nelle fasi concitate dell’inseguimento, i carabinieri hanno prima perso di vista i ladri, ma, avendoli riconosciuti, li hanno poi raggiunti quando, già rientrati a casa, stavano cercando di nascondere le tracce del furto appena commesso.
All’ingresso dell’abitazione, i parenti dei sospettati hanno cercato in ogni modo di impedire ai militari l’accesso, ma inutilmente. Una volta entrati hanno perquisito ogni angolo della casa.
Proprio sotto al letto matrimoniale hanno trovato uno dei due, nascosto, che indossava ancora gli stessi vestiti che i militari avevano notato durante l’inseguimento. A questo punto non è rimasto altro da fare che condurlo in caserma per ricostruire la vicenda.
L’uomo, compreso di essere in trappola, ha infine deciso di indicare l’abitazione dove era avvenuto il furto.
I militari a questo punto sono riusciti prima a risalire all’identità del complice e subito dopo a contattare i proprietari dell’appartamento, rimasti bloccati al Nord Italia per via delle misure di contenimento.
Grazie a una videochiamata con i carabinieri hanno riconosciuto la refurtiva, poi restituita a un loro parente a Licata, in attesa del momento in cui potranno tornare a casa e recuperarla. I proprietari hanno ringraziato i carabinieri per la prontezza dimostrata.
I due ladri, invece, sono stati denunciati a piede libero, in attesa di ulteriori sviluppi. I carabinieri continueranno a vigilare incessantemente il territorio, per evitare il ripetersi di questi odiosi reati.