CASTROFILIPPO – La Cassazione ha messo il sigillo definitivo sul sequestro di 14.300 dollari e 4.000 euro trovati in casa di Angelo Graci, 61 anni, di Castrofilippo, durante la maxi operazione antimafia scattata il 17 dicembre scorso nell’Agrigentino.
Secondo i giudici, la somma è “da ricondurre all’attività del sodalizio” che gestiva affari di droga e denaro.
Maxi sequestro ai danni della mafia agrigentina
Graci è ritenuto dagli inquirenti un intermediario del narcotraffico, capace di muoversi tra la Sicilia e gli Stati Uniti per trattare grosse partite di stupefacente con i clienti. I carabinieri, durante la perquisizione, avevano trovato banconote di vario taglio, anche straniere.
Il prossimo 15 settembre Graci e altri 52 imputati compariranno davanti al gup di Palermo, Lorenzo Chiaramonte, nell’udienza preliminare sulla prima tranche dell’inchiesta che ha colpito duramente le cosche di Villaseta e Porto Empedocle.
Un’indagine che, con diversi blitz, ha già portato al sequestro di armi, droga e ingenti somme di denaro, considerati il vero “tesoro dei clan”.
