CAMPOBELLO DI LICATA – Le condanne a carico di una coppia di coniugi di Campobello di Licata per aver ottenuto in modo illecito il Reddito di Cittadinanza sono diventate definitive.
Questo verdetto è stato confermato dalla Cassazione, che ha respinto i ricorsi presentati dalla difesa, ratificando la sentenza pronunciata lo scorso anno dalla Corte di Appello di Palermo.
Gioacchino Falsone, 61 anni, è stato condannato a un anno e quattro mesi di reclusione, mentre sua moglie Vasilica Falsone, 49 anni, è stata condannata a otto mesi di reclusione. Entrambi risiedono a Campobello di Licata.
L’uomo è stato accusato di truffa per aver presentato documentazione falsa al momento di richiedere il Reddito di Cittadinanza.
D’altra parte, sua moglie è stata accusata di aver commesso falso ideologico in un atto pubblico.
La documentazione presentata indicava che la donna era casalinga, ma dalle indagini condotte dalla Guardia di Finanza è emerso che era effettivamente titolare di una partita IVA per un’attività di commercio ambulante di carne.
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