Confiscati beni per oltre 400 mila euro al boss di Montallegro

Confiscati beni per oltre 400 mila euro al boss di Montallegro

AGRIGENTO – Un immobile, conti correnti e fondi bancari, per un valore complessivo di 400 mila euro, sono stati confiscati nelle ultime ore dalla Direzione Investigativa Antimafia di Agrigento. Il ghiotto bottino è riconducile ad un unica persona: Damiano Marella, un uomo di 67 anni originario di Montallegro, attualmente in carcere, considerato elemento di spicco della famiglia mafiosa locale.

In sostanza il provvedimento di confisca è stato emesso dalla Seconda Sezione Penale del Tribunale di Agrigento e riguarda beni già sottoposti a sequestro su proposta del procuratore della Repubblica di Agrigento.

In passato, Damiano Marrella era stato arrestato proprio dalla D.I.A. di Agrigento, insieme con altre 7 persone perché, nell’ambito dell’indagine “MINOA”, erano stati accusati di partecipazione e concorso in associazione di tipo mafioso ed altro.

Stringendo il focus proprio su Marella è bisogna precisare che venne condattato a 8 anni perché a lui era stato attribuito il ruolo di capo della famiglia mafiosa di Montalegro diventando un vero e proprio punto di riferimento per il rappresentante provinciale l di cosa nostra argentina, all’epoca latitante, Giuseppe Falsone.

Si tratta di un altro colpo alla malavita organizzata che è stato assestato dopo mesi di indagini perché con il provvedimento di oggi si è passati da sequestro dei beni a confisca.