Casteltermini: stabilizzati 110 lavoratori precari, un giorno storico per la comunità

CASTELTERMINI – Il 28 dicembre resterà una data memorabile per Casteltermini: 110 lavoratori precari del Comune hanno finalmente firmato il tanto atteso contratto a tempo indeterminato. La cerimonia, tenutasi nell’affollatissima aula della biblioteca comunale, è stata presieduta dal Sindaco Gioacchino Nicastro, con la partecipazione del deputato Calogero Pisano, promotore dell’emendamento decisivo per la stabilizzazione, approvato dal governo attraverso il Milleproroghe.

Pisano, l’unico parlamentare agrigentino ad aver sostenuto l’emendamento, è stato accolto da scroscianti applausi e calorosi ringraziamenti. La firma dei contratti rappresenta un cambiamento epocale per 110 famiglie, che da oggi possono guardare al futuro con maggiore tranquillità.

Grande giorno per Casteltermini

Ad inaugurare le sottoscrizioni è stata Liliana Bonomo, istruttore amministrativo e precaria dal dicembre 1990, visibilmente emozionata. I lavoratori hanno manifestato profonda gratitudine al Sindaco Nicastro, all’intero consiglio comunale e all’on. Pisano per l’impegno profuso nel raggiungimento di questo storico traguardo.

Il commento delle Autorità

“Questo è il successo di un’intera comunità”, ha dichiarato il Sindaco Nicastro. “Oggi celebriamo il valore di 110 persone che, nonostante l’incertezza, hanno lavorato con dedizione. La stabilizzazione dei precari era il nostro obiettivo prioritario, e ringrazio la Giunta, il Consiglio comunale e tutti gli Uffici che ci hanno supportato in questo percorso. Un grazie speciale all’on. Pisano per il suo emendamento ‘salva precari’. Sembrava impossibile, ma ce l’abbiamo fatta”.

“Dare dignità a 110 lavoratori e alle loro famiglie è la nostra più grande vittoria”, ha affermato l’on. Calogero Pisano. “Sono orgoglioso di aver contribuito con il mio emendamento a garantire loro un futuro stabile. Vedere il risultato del mio lavoro in Parlamento concretizzarsi è motivo di grande soddisfazione. Un sentito ringraziamento al Sindaco Nicastro, alla sua Giunta, al Consiglio comunale e ai dirigenti degli Uffici che hanno creduto in questo progetto fino alla fine”.