AGRIGENTO – “Il fatto non sussiste”. Con questa delibera, di fatto, la Corte d’Appello di Palermo scagiona Vincenzo D’Ancona.
L’ex presidente del consiglio comunale di Lampedusa era già stato condannato nel 2010 dal tribunale di Agrigento ad un anno di reclusione per tentata concussione. Questa volta, invece, è stato assolto dopo essere stato stato accusato di aver richiesto una tangente di 10 mila euro all’imprenditore Marco Campione, presidente della Girgenti Acque, in modo da far risultare estinto un debito fuori bilancio. Quest’azione gli avrebbe consentito di incassare il milione e mezzo di euro che gli spettava.
Il nome di Campione figura anche in altri casi di malaffare, come quello che ha colpito il comune di Agrigento lo scorso 10 dicembre. In quell’occasione furono arrestate 15 persone, tra cui alcuni funzionari pubblici, tutti accusati di corruzione e falso ideologico.
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