Caso Open Arms, dal “no allo sbarco”, al “no allo smistamento”: “Situazione paradossale, centro sovraccarico”

Caso Open Arms, dal “no allo sbarco”, al “no allo smistamento”: “Situazione paradossale, centro sovraccarico”

LAMPEDUSA – Situazione fuori controllo a Lampedusa, isola in provincia di Agrigento, dove il “problema” migranti continua a fare scalpore. Dopo lo sbarco di tutti i clandestini che erano a bordo dell’Ong spagnola Open Arms, il nodo sembrava essersi completamente sciolto.

Ad avvalorare la tesi ci avevano pensato anche gli accordi internazionali, i quali avrebbero previsto uno smistamento dei migranti sbarcati in diverse nazioni europee. Infatti, secondo quanto si legge dalla pagina Facebook del sindaco di Lampedusa, Totò Martello: “È arrivata una nave della Marina Militare Spagnola che è ferma davanti il nostro porto: sono pronti a trasferire una parte dei migranti in Spagna“.

Ma qualcosa sembrerebbe essere andata storta. Il primo cittadino dell’isola ha infatti definito la situazioneparadossale“, dato che: “Chi prima voleva impedire lo sbarco dei migranti, ora non autorizza il loro trasferimento“.

Prima hanno tenuto i migranti a bordo della Open Arms per quasi venti giorni davanti la nostra costa e c’era chi non avrebbe mai voluto farli sbarcare – ha proseguito il sindaco -. Ora quei migranti sono tutti sull’isola, con il centro di accoglienza sovraccarico. Quest’ultimo può ospitare 96 persone e i migranti, una volta arrivati, dovrebbero sostare 48, massimo 72 ore per poi essere trasferiti in strutture adeguate.

Martello ha voluto concludere, lanciando un allarme alla comunità: “Tutte le persone che erano a bordo della Open Arms sono ancora qui, insieme con loro ci sono altri migranti arrivati in questi giorni. Gli ospiti del centro sono al momento circa 200. Resta da capire se alla base si questa situazione ci sia solo un difetto di comunicazione, o una precisa volontà di creare tensione sulla nostra isola“.

Fonte immagine: Ansa