FAVARA – Per il caso della scomparsa di Gessica Lattuca la svolta potrebbe essere vicina: questa mattina, infatti, sono iniziati gli esami dei militari dei Ris di Messina dei campioni prelevati dall’abitazione dell’ex compagno della donna, Filippo Russotto, unico indagato per la scomparsa di Gessica, 27enne e madre di 4 figli, sparita nel nulla il 12 agosto scorso.
Da un campione salivare sarebbe stato prelevato il Dna dell’uomo. Tra il materiale sequestrato e analizzato dagli inquirenti anche uno spazzolino da denti appartenuto alla 27enne, una scarpa di Russotto e una spugnetta per il trucco.
Probabilmente informazioni più dettagliate saranno disponibili solo tra qualche giorno, ma già oggi potrebbero essere state raccolte prove importanti per risolvere il giallo che da mesi tormenta gli abitanti di Favara, in provincia di Agrigento, e non solo.
Nei giorni scorsi, le forze dell’ordine avevano sequestrato anche un’auto, un furgone e alcuni terreni appartenenti all’ex compagno di Gessica per ulteriori accertamenti.
Il 12 ottobre scorso, inoltre, nell’abitazione di Russotto erano state trovate delle tracce di sangue, che hanno aggiunto anche l’accusa di omicidio tra i capi d’imputazione dell’uomo.
Rimane ancora aperta la pista che coinvolge l’ex datore di lavoro di Gessica, Gaspare Volpe, in carcere per il suo coinvolgimento in un giro di prostituzione nel quale potrebbe essere entrata anche la stessa Gessica.
I sospetti erano ricaduti su Volpe, ancora prima che su Russotto, quando l’auto dell’uomo era stata incendiata pochi giorni dopo la scomparsa di Gessica. Oggi alcune indiscrezioni rivelano che a dare alle fiamme il veicolo potrebbe essere stato l’ex compagno della 27enne di Favara, ma quale sia la relazione tra i due uomini nella vita della giovane scomparsa non sarebbe ancora del tutto chiaro.
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