AGRIGENTO – È stata fissata l’udienza in Cassazione sul Caso di Carola Rackete, la comandante della Sea Watch, l’imbarcazione appartenente a una Ong tedesca.
Il 2 luglio il gip Alessandra Vella aveva deciso di non convalidare l’arresto della comandante, motivando tale scelta con lo “stato di necessità” in cui si sarebbe trovata a operare Carola Rackete, che ha portato in salvo dei migranti soccorsi in mare.
Il Procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio e il pubblico ministero Gloria Andreoli hanno chiesto alla Corte che tale ordinanza venga annullata, dichiarando l’arresto legittimo. Infatti, l’atto commesso dalla comandante sarebbe stato solo un’azione di forza ingiustificata, perché i migranti si trovavano in una situazione di sicurezza.
Carola Rackete è finita ai domiciliari perché accusata di violenza e resistenza a nave da guerra e resistenza a pubblico ufficiale.
La capitana, insieme con i 42 migranti, non si è fermata all’alt della Guardia di Finanza e venerdì notte ha forzato il blocco, dirigendosi verso la banchina del porto di Lampedusa e speronando la motovedetta delle Fiamme Gialle.
Immagine di repertorio