AGRIGENTO – La Procura del capoluogo agrigentino ha avanzato la richiesta di condanna a un anno e due mesi di reclusione nei confronti di Filippa e Vincenza Arancio, zie di Pietro Arancio, il piccolo di 6 anni morto per annegamento nel 2016 in contrada Ciotta, tra Licata e Palma di Montechiaro.
L’accusa mossa nei confronti delle due donne è di omicidio colposo. Secondo la ricostruzione della tragedia, ad accorgersi del corpo del piccolo in acqua sarebbe stato un bagnante presente sul posto.
Nonostante i tentativi di soccorso, per il bambino non ci sarebbe stato nulla da fare. Il piccolo era stato precedentemente affidato alla custodie delle due zie per trascorrere del tempo in mare.
Dopo la tragedia, i genitori si costituirono parte civile con gli avvocati Giuseppe Vinciguerra e Gaetano Bruna. Le due zie sono difese dall’avvocato Maria Licata. La sentenza sul caso verrà emessa il prossimo 5 luglio.
Immagine di repertorio
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