Animali domestici in condizioni precarie e incompatibili con la natura: controlli senza sosta nell’Agrigentino

LICATA – Nell’ambito dei servizi istituzionali, gli agenti del commissariato di pubblica sicurezza apprendevano che all’interno di un magazzino sito in un quartiere periferico e in uso all’uomo vi erano custoditi, in maniera precaria e non consona degli animali domestici.In particolare, si veniva a conoscenza che gli animali si sarebbero trovati all’interno dell’immobile senza essere accuditi e alimentati quotidianamente dai proprietari.

Il personale del Commissariato intervenuto, insieme al personale veterinario del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell’Asp di Agrigento, ha effettuato un tempestivo sopralluogo di polizia sui luoghi segnalati che permetteva di constatare la veridicità della notizia e acclarare l’ipotesi delittuosa.

Invero, all’interno di un piccolo magazzino, vi era la presenza di alcune gabbie all’interno delle quali vi erano rinchiusi furetti e cani, verosimilmente addestrati uso caccia. Gli agenti hanno constato che gli animali si trovavano in “condizioni incompatibili con la loro natura, tali da arrecare loro gravi sofferenze“.

Infatti, dalla valutazione dei veterinari intervenuti, si è accertato che le gabbie non avevano dimensioni idonee a soddisfare le caratteristiche etologiche degli animali ed erano prive di quegli “arricchimenti ambientali” volte a ricrearne l’habitat.

Inoltre all’interno delle gabbie si trovava anche un cane che non risultava di proprietà dell’uomo e che, da approfonditi accertamenti, risultava essersi allontanato nel settembre del 2019 dal legittimo proprietario che ne aveva denunciato l’allontanamento dal luogo dove lo custodiva. Il cane, pertanto, è stato tempestivamente riconsegnato al reale proprietario.

Al termine delle attività, il personale operante ha proceduto al sequestro sanitario preventivo degli animali finalizzato all’interruzione delle condizioni di incompatibilità cui erano sottoposti.

Ieri, inoltre, a Sciacca, il personale del locale commissariato di pubblica sicurezza dava esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura di sicurezza della Libertà Vigilata emessa dalla procura della Repubblica – Ufficio Esecuzioni Penali – del Tribunale di Agrigento per la durata di un anno, nei confronti di un 48enne poiché abitualmente dedito alla consumazione dei delitti in materia stupefacenti, furto aggravato, rapina in concorso, porto abusivo di armi, guida in stato di ebbrezza e atti persecutori.

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