Agrigento e Lampedusa unite dal “fil rouge” della cultura

Agrigento e Lampedusa unite dal “fil rouge” della cultura

AGRIGENTO – Con l’inaugurazione di Agrigento come “Capitale della cultura 2025“, è stato possibile intensificare il dialogo tra il capoluogo e l’isola di Lampedusa.

Come ha ben dichiarato il governatore siciliano Renato Schifani, è essenziale il coinvolgimento attivo delle giovani generazioni “affinché la cultura possa rappresentare un caposaldo della crescita personale e dell’intera comunità“.

Il “dialogo” tra Agrigento e Lampedusa

“Siamo in un territorio che ha delle bellezze straordinarie che devono essere assolutamente valorizzate e che devono essere portate alla conoscenza di tutto il mondo. Queste le parole del presidente Sergio Mattarella, definendo Lampedusa come avanguardia delle civiltà europee.

Alla fine della cerimonia inaugurale tenutasi al Teatro Pirandello, il sindaco di Lampedusa e Linosa, Filippo Mammino, ha affermato: “Su questa strada dobbiamo andare, dobbiamo fare squadra e dobbiamo correre”. Interessante la citazione del primo cittadino del video di Andrea Vanadia “Curri Peppì, curri”, spiegando che, come racconta il video, “si casca, ma dobbiamo correre”. 

Appianate tutte le incomprensioni

Lampedusa e Linosa negli ultimi mesi non si erano sentite molto coinvolte, tanto che il primo cittadino ha spiegato come “non c’era stato un ruolo centrale di Lampedusa per la promozione del territorio. Devo assistere, da semplice sindaco, e non da membro di una fondazione che devo decidere. Non ritengo di essere travolto da polemiche e critiche per colpe che non ho”.

Ma le parole del capo dello Stato sono state preziose, scongiurando possibili incomprensioni. Alla fine, anche il sindaco di Agrigento, Franco Micciché, ha riconosciuto il ruolo centrale del progetto di Lampedusa, grazie al quale “siamo stati capaci di accogliere migliaia di donne, bambini e uomini, riuscendo a offrire gocce di speranza. E, come dice il sindaco Mannino, dobbiamo fare squadra anche adesso”.