AGRIGENTO – Quattro anni e otto mesi di reclusione per Gaetano Di Giovanni, ex comandante dei vigili urbani di Agrigento e capo di gabinetto del sindaco, Francesco Miccichè, accusato e condannato per corruzione.
Questa la sentenza emessa dal Gup del tribunale di Palermo, Paolo Magro, che ha inflitto una pena di poco inferiore ai 5 anni proposti all’udienza precedente dal pubblico ministero Giulia Falchi.
Condannato per corruzione Gaetano Di Giovanni
L’ex potentissimo burocrate di Palazzo dei Giganti, l’11 aprile dell’anno scorso è finito in carcere e si trova attualmente detenuto agli arresti domiciliari. Di Giovanni all’epoca dei fatti dirigente del distretto socio-sanitario di Agrigento, è accusato di aver favorito l’affidamento del servizio di assistenza domiciliare per anziani non autosufficienti (per un importo totale complessivo di 204.051 euro) alla società Medea e l’affidamento dei servizi socio-assistenziali nei Comuni di Santa Elisabetta e di Agrigento (per un importo complessivo di 89.355 euro) alla coop di Partinico, Nido d’argento, ricevendo dai rappresentanti della società, in almeno tre volte, la somma complessiva di 7.500 euro.
I fatti
Accuse dalle quali Di Giovanni, in un’udienza precedente, aveva provato a smarcarsi. “Mai preso soldi da nessuno, in quei fascicoli non c’erano banconote ma solo documenti. Peraltro – aveva aggiunto – in quanto dirigente coordinatore, non avevo formale responsabilità sugli atti come, al contrario, il responsabile del procedimento”.
Il burocrate aveva provato anche a dare una giustificazione alle cene e agli incontri all’apparenza impropri che avrebbe condiviso con il presidente della Nido d’Argento, Giuseppe Gaglio, che ha chiesto di patteggiare 4 anni e 4 mesi.