Agrigento: clienti urlano e il titolare di Inzolia deve pagare 100 mila euro per non averlo impedito

AGRIGENTO – Condannato per non aver impedito ai propri clienti di gridare.

È quanto è accaduto ad Agrigento, al titolare 27enne del locale di “Inzolia”, per aver disturbato la quiete notturna dei residenti della zona.

Si tratta di Antonio Messina, a cui il gip ha inflitto una sanzione di 100 mila euro proprio per “disturbo della quiete pubblica”.

Della maleducazione dei propri clienti dovrà rispondere l’uomo di neanche 30 anni, che gestisce uno dei locali più frequentati a piazza San Calogero, ad Agrigento.

A puntare i riflettori sui continui schiamazzi della clientela, è stato un esposto dei residenti della zona che, stanchi di vedere turbati i propri sogni, hanno deciso di rivolgersi alle autorità competenti.

Nello specifico parliamo di episodi che sono accaduti reiteratamente sulla quella che comunemente viene definita “salita San Calogero”, ma che in realtà per la burocrazia si chiama “Salita Filino”.

Prima dei piccoli manifesti affissi in zona dagli stessi residenti dove si invitata a badare alle loro necessità di quiete, poi “le maniere forti” con l’esposto sottoscritto dall’avvocato Roberto Gambino.

La pena è stata applicata senza un vero e proprio processo perché effettivamente si tratta di un giudizio speciale.

Messina, comunque, potrà impugnarla entro 15 giorni.