AGRIGENTO – È deceduto nel tardo pomeriggio di ieri, l’imprenditore Salvatore Moncada di 59 anni, a causa di un infarto fulminante.
Agrigento è a lutto per la morte improvvisa di colui che era considerato il “Re dell’Eolico” e che soltanto alcuni giorni fa, a Porto Empedocle, aveva protestato dicendo che “negli ultimi 10 anni siamo stati indagati almeno dieci volte dalla Procura di Agrigento su indagini della Guardia di Finanza. Ad oggi non ci sono richieste di rinvio a giudizio. Ho avuto sequestri anche milionari e quello del 2013 si è chiuso nella fase cautelare, mi sembra ingiustificabile che vi sia un sequestro di 9 milioni di euro e non vi sia, perché archiviato, una richiesta di rinvio a giudizio. O era abnorme la richiesta di sequestro o c’è qualcosa che non va“.
Era salito sul tetto di uno dei capannoni del suo stabilimento per gridare a gran voce tutta una serie di perquisizioni effettuate dai finanzieri su indicazione della Procura di Agrigento, nel contesto di un’attività investigativa per cui al momento c’è massimo riserbo.
Moncada si diceva “perseguitato” e aveva ricordato di essere stato sotto inchiesta nell’ambito di una indagine sulla massoneria.
“Sono stato indagato per 8 anni, ma non c’e’ stata nessuna richiesta di rinvio a giudizio“.
Aveva anche annunciato di essersi dimesso dal ruolo che aveva nella Moncada Energy. La Procura si era detta disponibile a sentirlo.
Il Gruppo Moncada è uno dei principali operatori italiani indipendenti nel settore delle energie rinnovabili, incentrando il suo core business nei settori dell’energia eolica e minieolica, dell’energia fotovoltaica, delle biomasse.
In foto Salvatore Moncada