Lampedusa tra Covid e migranti, poliziotti costretti ad alloggiare in camere doppie e con mascherina: la denuncia del Siap

Lampedusa tra Covid e migranti, poliziotti costretti ad alloggiare in camere doppie e con mascherina: la denuncia del Siap

CATANIA – All’emergenza Coronavirus in Sicilia si aggiunge anche quella relativa alla gestione dei migranti. Tra aggressioni, fughe e tamponi, la situazione è particolarmente difficile. Particolarmente preoccupante è la situazione a Lampedusa, realtà complessa e testimoniata più volte dai cittadini e dalle autorità regionali.

Riceviamo e pubblichiamo di seguito l’appello del Sindacato Italiano Appartenenti Polizia di Catania sulla difficile situazione vissuta dalle forze di polizia.

“Il personale del X Reparto Mobile di Catania, ma anche altri Reparti aggregarti sull’isola per la scorta e vigilanza immigrati, lasciati soli dal Dipartimento. I poliziotti che lavorano a stretto contato con i migranti, la maggior parte di nazionalità tunisina, poco incline al rispetto delle regole, per tutto il turno di lavoro (tra le otto e nove ore continuative) oltre al gravoso compito sono obbligati a indossare i DPI con le dovute precauzioni”.

“Purtroppo questi operatori quando finiscono il loro turno sono ospitati in alberghi vicini che per ordine di alcune prefetture vanno alloggiati in camere doppie. Va da sé che il personale deve obbligatoriamente permanere all’interno delle camere per tutto il tempo e la notte, con la mascherina in viso poiché tra le raccomandazioni della Direzione Centrale di Sanità del Dipartimento c’è appunto l’obbligo di usare le mascherine nei contatti stretti tra operatori. Chiaro che ogni individuo poliziotto ha anche la responsabilità soggettiva verso la comunità e i propri familiari, ma a questa sensibilità evidentemente non appartiene ad alcuni Prefetti, come quello di Reggio Calabria o Agrigento, che per risparmiare qualche camera obbliga il personale a soggiornare in due in camere non sempre adatte al distanziamento sociale”.

Il sindacato racconta anche quanto accaduto a una squadra proveniente dal capoluogo etneo e chiede ancora una volta di ascoltare e provvedere alle necessità della categoria: “Una situazione incredibile anche perché altre province hanno adeguato gli alloggi predisponendo camere singole. Il paradosso si sarebbe consumato nella notte di ieri, quando una squadra catanese di 10 uomini è stata alloggiata in un noto albergo reggino, con l’obbligo di risiedere in due per camera e nemmeno la proposta di acquistare le singole a pagamento da parte dei singoli poliziotti per la sicurezza personale, è servito a nulla, infatti l’albergatore ha rifiutato di affittare le camere ai ‘clienti'”, conclude il sindacato.

Video

Ecco un video che mostra la situazione a Lampedusa al 3 novembre.