AGRIGENTO – La capitale italiana della cultura 2025 si apre allo scenario internazionale, accogliendo tra i suoi inestimabili reperti anche le opere di Bansky. La mostra si pone come obiettivo quello di invitare all’autocritica, fondamentale nella cultura tanto quanto la conoscenza.
Bansky arriva ad Agrigento, portando con sé riflessione e dialogo
“Ogni opera di Banksy invita alla riflessione -Spiega Maria Teresa Cucinotta, ex prefetto di Palermo e attuale presidente di Agrigento2025 – le sue immagini, poetiche e provocatorie allo stesso tempo, interrogano le contraddizioni della società. Non è solamente una mostra, ma un momento di riflessione”.
Un’altra parentesi, stavolta in ambito di crescite civile, è stata aperta dal presidente della regione, Renato Schifani, che ha aggiunto: “Siamo orgogliosi di ospitare ad Agrigento una mostra che non è solo un evento culturale, ma un’occasione di crescita civile. La Banksy Modeste Collection porta nella nostra regione un messaggio potente, capace di parlare ai giovani e agli adulti, invitando tutti a riflettere sul mondo che vogliamo costruire. È un’iniziativa che conferma il ruolo centrale della cultura come strumento di dialogo, consapevolezza e cambiamento”.
Discorso a cui fa eco anche il direttore generale della fondazione, Giuseppe Parello, che ha dichiarato: “Banksy Modeste Collection è un progetto sociale ed etico, perché parla alla gente e trae linfa dal luogo: non è una mostra che completa il suo percorso nelle date in cui è programmata, ma riesce a sviluppare un modello di dialogo con il territorio“.
La risposta del sindaco Micciché alle critiche: “La cultura è il cuore pulsante di Agrigento”
Sul valore fondamentale della mostra si è, poi, espresso anche Thierry Angles, diretto generale, che ha affermato: “Siamo qua per sostenere le associazioni che lavorano sul territorio essendo l’Italia, la Sicilia in particolar modo, luogo di accoglienza. Banksy è contro le discriminazioni e il razzismo, quindi questo è il posto giusto dove essere per mettere in risalto i valori dell’artista”.
In risposte alle numerose polemiche, circa il ruolo di capitale della cultura, è emerso anche il sindaco Franco Micciché, che ha infine concluso: “Questa mostra è l’esempio concreto che la cultura è il cuore pulsante di Agrigento, è un progetto che coinvolge le nostre associazioni, e si nutre delle storie e delle esperienze di chi vive ogni giorno la nostra comunità“.
