Servizio anticrimine ad Agrigento e provincia: “sfilza” di arresti tra gli immigrati

AGRIGENTO – Ieri, martedì 15 febbraio 2022, in Agrigento, personale della Polizia di Stato della locale Squadra Mobile, in esecuzione del provvedimento di “revoca di decreto di sospensione di ordine di esecuzione per la carcerazione e ripristino dell’ordine medesimo” ha arrestato H.A., nato in Egitto, per l’espiazione della pena complessiva di 8 mesi di reclusione.

Inoltre, in esecuzione del “provvedimento di esecuzione di pene concorrenti nei confronti di condannato in stato di libertà e contestuale ordine di esecuzione” emesso in data 18 giugno 2019 dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Milano – Ufficio Esecuzioni Penali, ha arrestato Y.N., nato in Egitto, per l’espiazione della pena residua di 2 anni, 9 mesi e 22 giorni di reclusione.

Dopo le formalità di rito, gli arrestati sono stati condotti nel carcere “Pasquale Di Lorenzo” di Agrigento. Informata dei fatti l’autorità giudiziaria.

Gli arresti a Lampedusa

Nella giornata di ieri, 15 febbraio 2022, a Lampedusa (AG), personale della Polizia di stato della locale Squadra Mobile ha arrestato M.R., nato in Tunisia, con a carico un decreto di respingimento emesso dal Questore di Siracusa in data 12 novembre 2020, con divieto di reingresso nel territorio italiano e nell’area Schengen prima che siano decorsi 3 anni, poiché, rimpatriato in data 16 novembre 2020 attraverso la frontiera aerea di Palermo, è rientrato illegalmente sul territorio Nazionale in data 13 febbraio 2022 dalla frontiera di Lampedusa (AG).

Inoltre, è stato arrestato anche A.M., nato in Tunisia, con a carico un decreto di respingimento emesso dal Questore di Siracusa in data 12 ottobre 2020, con divieto di reingresso nel territorio italiano e nell’area Schengen prima che siano decorsi 3 anni, poiché, rimpatriato in data 15 ottobre 2020 attraverso la frontiera aerea di Palermo, è rientrato illegalmente sul territorio Nazionale in data 12 febbraio 2022 dalla frontiera di Lampedusa (AG).

Gli arrestati, su disposizione dell’autorità giudiziaria sono stati sottoposti agli arresti domiciliari  nell’Hotspot di Lampedusa.

Foto di repertorio – hotspot centro accoglienza