AGRIGENTO – Un ragazzo che ha meno di 15 anni picchiava la madre per avere i soldi che gli servivano per comprare la droga “di cui è abituale assuntore”, come è stato ricostruito dalla Questura di Agrigento. In più occasioni la donna ha chiesto aiuto alla Polizia del Commissariato di Canicattì.
La donna, con grande coraggio, ha denunciato i comportamenti violenti del figlio, che è stato arrestato. Gli agenti hanno eseguito la misura di custodia cautelare nell’Istituto di pena minorile “Malaspina” di Palermo, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale per i minorenni di Palermo su richiesta della Procura.
Il provvedimento è stato reputato necessario proprio dopo le varie segnalazioni per maltrattamenti in famiglia che hanno riguardato il ragazzo.
Anche a Catania si è verificato un caso simile, dove i carabinieri hanno arrestato un pregiudicato 28enne di Librino, responsabile dei reati di estorsione ed atti persecutori nei confronti del padre 67enne.
Le Forze dell‘Ordine sono intervenute a seguito di una richiesta d’aiuto arrivata al numero unico d’emergenza 112, erano stati attivati dalla centrale operativa per una violenta lite in famiglia. I militari hanno appreso dalla stessa voce della vittima, padre del 28enne, che il figlio gli avrebbe richiesto ancora una volta una somma di denaro che, seppur consistente in soli dieci euro, andava ad aggiungersi alla precedente somma di circa mille euro, data dal padre solo la settimana precedente.
Il 28enne, come confermato anche da altri membri della famiglia, sarebbe stato solito chiedere continuamente somme di denaro al padre per l’acquisto di sostanze stupefacenti, di cui egli sarebbe abituale consumatore. Tali richieste sarebbero però state sempre “aggravate” da minacce di morte nei confronti del genitore, brandendo tra le mani arnesi da lavoro o coltelli: “dammi i soldi altrimenti ti ammazzo!”, episodi già denunciati precedentemente negli scorsi mesi di febbraio e marzo.
Il padre, impossibilitato ad esaudire l’ennesima richiesta economica del figlio, è stato minacciato da quest‘ultimo che in escandescenza, si è impadronito di una spranga metallica, e avrebbe rincorso il genitore sin nel garage dove il poveretto avrebbe cercato rifugio. Il 28enne avrebbe minacciato anche il fratello maggiore, presente insieme alla propria moglie nel box.
L’arrivo dei militari, avrebbe riportato alla ragione il 28enne, che è rimasto presente alla ricostruzione dei fatti esposta dal padre ai carabinieri, i quali lo hanno così messo a disposizione dell’autorità giudiziaria. Convalidato l’arresto confermando il trasferimento nel carcere di “Piazza Lanza“.
Foto di repertorio
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