LAMPEDUSA – Una donna è morta nelle acque di Lampedusa, dopo che la barca su cui si trovava assieme ad altri 25 migranti si è capovolta. Insieme a lei viaggiava il figlio di 14 anni, che si è salvato.
E’ accaduto la notte scorsa, e a darne notizia è stato il sindaco dell’isola, Totò Martello: “Ancora oggi si continua a morire nel Mediterraneo. Una ennesima morte che si poteva e si doveva evitare e che, invece, sarà un altro numero che si somma a un lungo elenco, nel silenzio dell’Europa e dell’Italia. Un silenzio che sembra essere rotto solo da Papa Francesco, che continua a chiedere al mondo di uscire da questa atroce indifferenza“.
Secondo la ricostruzione del primo cittadino Martello, la barca era già stata raggiunta dai soccorritori, ma nonostante gli sforzi del personale della Guardia costiera e della Guardia di Finanza che hanno cercato in tutti i modi di tenere calmi i migranti, alcuni si sono spostati verso un lato dell’imbarcazione, provocandone il ribaltamento. I soccorritori si sono prontamente gettati in mare per salvarli ma per la donna non c’è stato nulla da fare, nonostante i tentativi di rianimarla, ed il suo corpo è stato portato sull’isola assieme ai superstiti.
A Lampedusa, dopo una pausa durata tre settimane, da ieri sono ripresi gli arrivi dei migranti. É stata una notte intensa per gli uomini della Capitaneria di porto e della Guardia di finanza, per le continue segnalazioni di imbarcazioni in difficoltà al limite delle acque territoriali e in zona Sar italiana. Adesso, nell’hotspot dell’isola ci sono circa 500 persone mentre in mare c’è la Ocean Viking di Sos Mediterranée che ha a bordo 114 persone recuperate all’alba di ieri al largo della Libia.
La ripresa delle partenze di migranti da Libia e Tunisia è facilitata dal meteo perché dopo settimane di mare agitato, da alcuni giorni quel tratto interessato del Mediterraneo centrale è tornato calmo.
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