ADRANO – Ancora un’iniziativa messa in campo dal commissariato di Adrano (Catania), diretto dal vicequestore Paolo Leone, finalizzata a porre un decisivo rimedio al diffuso fenomeno dei furti di acqua. Fonti investigative hanno riferito al predetto Ufficio che in un condominio si svolgesse, da parte di tutti i condomini, tale genere di illecita attività.
Dopo aver predisposto un mirato servizio di osservazione, e aver avuto la certezza della realizzazione di tale tipo di reato, il commissariato ha organizzato l’accesso, con la collaborazione degli operatori addetti all’Acoset (la società di gestione del servizio idrico), alle abitazioni dove si stava consumando il furto dell’acqua.
All’interno di ogni singolo appartamento si è accertato che i relativi occupanti avevano allacciato abusivamente il proprio impianto alla rete idrica generale, evadendo pertanto il pagamento del canone, a tutto discapito della società erogatrice.
Gli operatori di polizia hanno quindi identificato e denunciato all’autorità giudiziaria le persone che si erano rese responsabili dell’illecito, procedendo altresì a sequestrare i tubi flessibili che erano stati utilizzati per l’allaccio abusivo.
Si tratta di 5 donne, con precedenti di polizia per reati della stessa indole, 2 di 51 anni, e le altre di 46, 35 e 29 anni. Le persone denunciate dovranno adesso rispondere del reato di furto, aggravato dal fatto che per la sua commissione siano stati adoperati dei mezzi fraudolenti, e per il quale è comminata la pena della reclusione da 2 a 6 anni e il pagamento della multa da 927 euro a 1.500 euro.
Del fatto tra l’altro ne risponde non soltanto chi ha materialmente realizzato l’allaccio abusivo, ma anche chi ne ha tratto semplicemente il profitto. Continueranno ancora in modo costante i controlli mirati a eliminare tale diffuso fenomeno che arreca danno non soltanto alla ditta erogatrice del bene di prima necessità ma all’intera collettività.