A Noto “Eracle” interpretato da Salvatore Guglielmino inaugura “Mitoff” la rassegna dedicata al teatro classico

A Noto “Eracle” interpretato da Salvatore Guglielmino inaugura “Mitoff” la rassegna dedicata al teatro classico

NOTO – È tutto pronto per il primo appuntamento con Mitoff, la rassegna dedicata al teatro classico giunta alla seconda edizione, ideata e diretta dal regista e attore Salvatore Guglielmino.

Domenica 23 agosto, alle ore 21,30, negli eleganti spazi di Largo Andolina a Noto andrà in scena “Eracle” di Euripide riadattata per le scene da Salvatore Guglielmino. Un evento inserito nel cartellone “Effetto Noto” patrocinato dal Comune Netino, che ripropone una rilettura attenta dell’opera di Euripide in chiave moderna, trattando temi attuali del nostro quotidiano, dove le anime dei personaggi racconteranno i propri sentimenti per una messa in scena dal grande impatto emotivo.

Noto – dichiara il sindaco Corrado Bonfanti è contenta di ospitare questa rassegna teatrale a conferma di una visione a 360° gradi che ormai da anni caratterizza gli eventi in programma nella nostra città. Il teatro classico, del resto, è quello in cui si ritrovano le origini di questo tipo di arte: la recitazione come nobile modo di esprimersi ed esprimere i valori di una comunità intera. Spesso i testi del passato ci aiutano a comprendere la nostra attualità: Eracle ed Euripide Re ne sono un piccolo esempio. Da qui l’idea di un teatro che è forza e conoscenza. Un teatro che è cultura e che una città come Noto non può che accogliere”.

Euripide propone una visione decisamente problematica dell’uomo e dei complessi rapporti con la divinità, che Guglielmino racconta in un dramma psicologico affrontando la tematica del suicidio vista dal protagonista come unica strada per salvare la propria dignità.

Il primo personaggio ad entrare in scena, interpretato da Santi Consoli, è Anfitrione, padre dell’eroe Eracle – dichiara Salvatore Guglielmino che nella scena interpreterà anche il protagonista Eracle –
 che parla direttamente al pubblico, narrando gli sfortunati eventi che stanno affliggendo Tebe”.

Si esamina – continua Guglielmino che ha scelto come unica protagonista femminile sulla scena l’attrice catanese Marta Limoli la durezza della situazione umana facendo emergere un dialogo interiore con il divino su cui si sviluppa tutto il dramma psicologico dove il teatro si mischia con l’amore e la morte per uno spettacolo che dai miti del passato su cui nei secoli si è basata la nostra società ricrea un nuovo modo di narrare e concepire le tragedie classiche“.