La paura, il sequestro del figlio di 4 anni e le minacce col fucile: la RICOSTRUZIONE della trattativa con Giuseppe Frasillo

La paura, il sequestro del figlio di 4 anni e le minacce col fucile: la RICOSTRUZIONE della trattativa con Giuseppe Frasillo

MAZARA DEL VALLO – Sin dalla prima mattinata di ieri si era barricato in un’abitazione di una zona popolare di Mazara del Vallo, nel Trapanese, armato di fucile a canne mozze, minacciando di uccidere il figlioletto di 4 anni per poi suicidarsi. L’uomo, fortunatamente, al termine di un’estenuante trattativa protrattasi fino a sera,  è stato arrestato dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Trapani e del locale commissariato.

L’arrestato, Giuseppe Frasillo, 59enne, con diversi precedenti penali, supponendo che potesse essergli revocato l’affidamento del minore a seguito di una separazione di fatto con la propria compagna, allontanatasi dall’abitazione familiare per vivere altrove, aveva inoltrato una serie di messaggi inquietanti a diverse persone vicine alla donna, minacciando di compiere un insano gesto contro il bimbo e contro se stesso.

All’arrivo degli agenti sul posto, l’uomo ha preteso di voler parlare al telefono con la moglie, tenendo il minore sotto minaccia. Al fine di scongiurare un pericoloso ed estremo atto dimostrativo contro la donna, si è instaurata una lunga mediazione, con l’ausilio di una psicologa e di un’assistente sociale. Tenuto conto del forte stato di agitazione e del protrarsi della trattativa che non sembrava sortire esiti, è stato richiesto l’intervento del Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza (N.O.C.S.).

Intorno alle 18 circa, dopo l’ennesima mediazione, l’uomo ha permesso agli operatori della Polizia di Stato il recupero dell’arma. In seguito, alla presenza del NOCS, già pronto all’eventuale intervento, i poliziotti sono riusciti a ottenere l’ingresso nell’abitazione della psicologa, dell’assistente sociale, nonché del figlio maggiorenne dell’uomo, sotto il costante monitoraggio dei responsabili dell’attività di mediazione.

Dopo alcuni tentennamenti e un’ennesima trattativa, durante la quale si sono offerte al soggetto rassicurazioni circa l’affidamento del minore, il bimbo è stato fatto uscire con il fratello. L’attività si è conclusa con l’arresto dell’uomo, che, all’ingresso degli operatori di polizia e alla presenza degli uomini del NOCS, non ha opposto resistenza.

Al termine degli adempimenti è stato così arrestato con le accuse di sequestro di persona, violenza privata aggravata e detenzione abusiva di arma alterata.