Succede a Siracusa e provincia: 23 settembre MATTINA

Succede a Siracusa e provincia: 23 settembre MATTINA

SIRACUSA – Ecco le operazioni da polizia e carabinieri a Siracusa e provincia:

  • gli agenti delle Volanti della Polizia di Stato di Siracusa, durante un controllo su strada, hanno segnalato alla competente autorità amministrativa un giovane di 22 anni trovato in possesso di oltre un grammo di cocaina e di una modica quantità di hashish. Nello stesso contesto operativo, gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Lentini, nel corso di perquisizioni domiciliari, hanno segnalato, sempre all’autorità amministrativa, un uomo di 63 anni, per possesso di 2 grammi di marijuana;

 

  • i carabinieri della Stazione di Solarino, in ottemperanza a un ordine di esecuzione pena emesso dalla Procura Generale della Repubblica al Tribunale ordinario di Siracusa, hanno arrestato Santo Amenta, 43 anni, disoccupato, con precedenti di polizia. Dovrà scontare una pena pari a 2 anni, 9 mesi e 15 giorni di reclusione, in quanto responsabile sia di reati contro la persona che in materia di stupefacenti commessi nel capoluogo aretuseo nel dicembre del 2019. Lo stesso, accompagnato nei locali della Stazione Carabinieri di Solarino, una volta terminate le formalità di rito, è stato condotto nel carcere Cavadonna di Siracusa, come disposto dall’autorità giudiziaria competente;


  • due persone denunciate all’autorità giudiziaria aretusea per produzione di marijuana. Questo è il bilancio di un’operazione condotta dai carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Augusta assieme ai colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori Sicilia. A seguito di attività info-investigativa, i militari hanno scoperto, all’interno di un agrumeto di circa 4mila metri quadri, una floridissima piantagione di cannabis indica coltivata nel rione Santuzzi di Carlentini. Ben nascoste dalla vegetazione, sono state ritrovate circa 500 piante, tutte in fioritura avanzata, dell’altezza circa di 2 metri, con relativo sistema di irrigazione a goccia, temporizzatore elettrico e materiale per l’essiccamento all’interno di piccole serre. L’intera piantagione è stata subito estirpata e alcuni campioni sono stati inviati al Laboratorio Analisi delle Sostanze Stupefacenti di Catania, per stabilirne la qualità e la quantità del principio attivo. Gli accertamenti rapidamente svolti dai militari hanno permesso di accreditare come la coltivazione fosse riconducibile a due uomini di 38 e 31 anni residenti nella zona. I due, per nascondere le loro attività e rendere difficile la riconducibilità della piantagione, l’avevano abusivamente impiantata nel terreno in parola, ordinariamente incolto e non curato dal reale proprietario, residente altrove. Gli stessi sono stati quindi denunciati all’autorità giudiziaria di Siracusa.