Pozzallo, ancora sbarchi. Il sindaco: “Siamo al collasso”

Pozzallo, ancora sbarchi. Il sindaco: “Siamo al collasso”

POZZALLO – Ancora sbarchi nel ragusano. In queste ultime ore la Sicilia è terra d’approdo per centinaia di migranti e sono molteplici gli arrivi nei porti di Catania ed Augusta. Pozzallo negli ultimi mesi ha contato un numero straordinario di arrivi e quest’oggi sono sbarcati 363 migranti, tra loro vi sono anche moltissimi minori, circa 80. Le strutture sono al collasso e la prefettura, in considerazione dell’alto numero di arrivi, ha disposto il trasferimento immediato di 250 stranieri già ospitati nelle strutture d’accoglienza della città costiera del ragusano.

I 250 migranti saranno sistemati in una struttura di accoglienza a Comiso. Anche Trapani accoglierà 150 extracomunitari che saranno dislocati in diverse strutture. Desta particolare allarme la delicata situazione relativa ai minorenni e il Comune si trova in gravi difficoltà logistiche legate all’accoglienza.

Sono 150 i minori in affido alle strutture comunali e gli ultimi sbarchi non hanno fatto altro che aggravare la situazione. Particolarmente preoccupato il primo cittadino Luigi Ammatuna: “Gli ultimi arrivati si trovano ancora nel centro di prima accoglienza ma ben presto dovremo allontanarli da lì, perché non possono stare con gli adulti e si porrà nuovamente il problema della loro sistemazione”.

Attualmente alcuni minori si trovano nel palazzetto dello sport di Pozzallo, mentre altri sono ospitati dai locali della chiesa del Santissimo Rosario. “Tra non moltoha dichiarato alla stampa Ammatunail Palazzetto servirà ai ragazzi di Pozzallo per gli allenamenti e i locali della canonica alla Chiesa per i corsi di catechismo, l’oratorio ed il coro, e a quel punto dove metterò questi ragazzi?”.

Il primo cittadino si sta prodigando per la sorte dei tanti minori arrivati nella sua città: il suo staff sta contattando tutti i centri italiani di accoglienza per trovare loro un posto adeguato.
“Nessuno ha posti disponibiliha concluso amaro Ammatunasperiamo solo che in tempi brevi arrivi la risposta del ministero dell’Interno al quale abbiamo posto il problema”