Falcone – Scilabra, ormai è guerra aperta

PALERMO – Continua incessante la bufera sul Piano Giovani della Regione Siciliana e non si placano le polemiche attorno al fallimento del click day, ribattezzato da tanti un “flop day” a causa del tilt del sistema informatico che non ha consentito a migliaia di giovani di inoltrare le proprie candidature. Domani ci sarà un redde rationem in commissione lavoro all’Ars su ciò che non ha funzionato alla presenza degli assessori Nelli Scilabra e Giuseppe Bruno e della dirigente Anna Rosa Corsello.

A mettere benzina sul fuoco ha contribuito la polemica a mezzo stampa tra il capogruppo di Fi Marco Falcone e lo stesso assessore Scilabra. Il primo ha paventato, in alcune dichiarazioni, criteri oscuri sulla scelta delle società a cui affidare la gestione del portale del Piano Giovani e la seconda, per tutta risposta, ha annunciato querela. In mezzo al guado rimane il 42% dei giovani siciliani, tra i 15 e 29 anni, ancora in cerca di lavoro. I dati sono destinati a crescere, basti pensare che nel 2007 la percentuale era del 25,47% e le stime del 2014 arriveranno a sfiorare il 60%.

Questa mattina, a Catania, l’onorevole Falcone ha nuovamente attaccato Nelli Scilabra annunciando una mozione di sfiducia in aula. “Hanno fatto solo una macelleria socialeha dichiarato il capogruppo di Fi e l’intera gestione del progetto si è esplicata secondo criteri torbidi, ingiusti e di carattere clientelare“. In particolare il deputato azzurro ha chiesto la revoca della delibera del Piano attraverso la quale sono stati affidati oltre 6 milioni di euro a Italia Lavoro, Sviluppo Sicilia e al Formez.

Questo in virtù di una mancanza di trasparenza e di una spesa considerata eccessiva, secondo Falcone, visti i risultati che hanno portato alla paralisi del click day e quindi a un nulla di fatto. E’ stata invocata anche la presenza del presidente Rosario Crocetta domani in commissione perchè “il Piano Giovani si e’ rivelato un grosso fallimento”. Ai duri attacchi delle ultime ore ha risposto proprio il governatore che ha difeso a spada tratta le scelte del suo giovane assessore alla Formazione e al Lavoro.

Crocetta ha dichiarato alla stampa che si è trattato esclusivamente di un problema di natura tecnica e informatica non addebitabile all’assessorato e ha rimarcato come la Regione abbia approntato un piano per i giovani “senza precedenti“. Tirando le fila delle dichiarazioni del presidente si tratterebbe esclusivamente di un gap informatico con l’esclusione di qualsiasi responsabilità da parte della macchina amministrativa che ha scelto e pagato le società per la gestione delle candidature telematiche. Probabilmente sarà questa la linea adottata domani dall’assessore Scilabra davanti ai deputati della commissione lavoro.