Coronavirus, sanità ed economia temi “caldi” in Sicilia. Musumeci: “Dobbiamo prevenire il peggio, serve responsabilità” – VIDEO

Coronavirus, sanità ed economia temi “caldi” in Sicilia. Musumeci: “Dobbiamo prevenire il peggio, serve responsabilità” – VIDEO

PALERMO – Si è appena conclusa la conferenza stampa indetta dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, per aggiornare i cittadini sul piano sanitario regionale e su quello dell’organizzazione delle attività economiche e sociali dopo la firma del Dpcm del 18 ottobre.

Tutti argomenti “caldi”, considerando le attuali “zone rosse” (Sambuca di Sicilia, Mezzojuso, Randazzo, Galati Mamertino), le continue ipotesi di un nuovo lockdown e l’aumento dei contagi anche nell’Isola (clicca qui per leggere il bollettino regionale di oggi, 19 ottobre). Al momento non si tratta, fortunatamente, della stessa situazione dello scorso marzo (più volte le autorità competenti hanno rassicurato su questo punto), ma l’irresponsabilità potrebbe avere conseguenze imprevedibili e preoccupanti su più fronti, da quello socio-economico a quello sanitario.

Piano sanitario per la Regione Sicilia

In piena emergenza Coronavirus, è il piano sanitario la priorità regionale. “Ancora non stiamo messi peggio rispetto ad altri territori italiani, ma abbiamo il dovere di prevenire il peggio e per farlo serve responsabilità, ha esordito il presidente della Regione Siciliana.

Musumeci ricorda come la Sicilia si sia distinta nella lotta al virus e continua a farlo, facendo il possibile per mantenere bassa la pressione nei nosocomi: “Siamo tra i primi che hanno creato i Covid Hotel, puntualizza il governatore, facendo riferimento a una delle misure adottate per alleggerire le strutture ospedaliere.

Dalla scorsa estate si è compresa l’importanza di tracciare i contatti e la potenziale pericolosità degli asintomatici che, inconsapevoli della loro condizione, rischiano di contagiare le categorie più fragili.

“Abbiamo adottato una strategia: andare a cercare il positivo sul territorio. Una volta trovato, lo isoliamo e mettiamo al sicuro tutte le persone che avrebbero avuto motivi di contatto con il cittadino contagiato”: screening, tamponi, presenza sul territorio sono diventate in breve le parole chiave del Governo siciliano.

Secondo punto fondamentale del piano sanitario regionale è la creazione di un “esercito” di camici bianchi per eseguire i tamponi: già oltre 3mila persone hanno aderito al bando pubblicato pochi giorni fa dalla Regione. Inoltre, a breve sarebbe previsto anche un nuovo bando per reclutare assistenti e tecnici sanitari: “Stiamo mettendo assieme una risorsa umana per limitare il contagio ed evitare che crei altri positivi”, ha annunciato Musumeci.

Organizzazione delle attività economiche e sociali

“Si devono preservare sia economia che salute, ha ribadito ieri sera il premier Conte esponendo il nuovo Dpcm. Una frase che esprime la necessità di trovare un’alternativa al secondo lockdown pur garantendo il diritto alla salute e un contrasto efficiente al Covid-19.

Non sembra molto diversa la posizione espressa da Nello Musumeci, che commenta sull’attuale difficile situazione economica per diverse categorie: “Protestano le partite Iva, gli agricoltori, gli artigiani, i commercianti, il reparto matrimoni e ristorazione”. La necessità di fornire delle garanzie a queste categorie e a tutte le altre sarà un tema di dibattito fondamentale tra i Governi regionale e nazionale.

Elemento fondamentale per un’efficiente gestione del territorio rimane il confronto aperto con i sindaci, che Musumeci ha ringraziato per il loro operato, spesso condotto “in condizioni di estrema difficoltà”.

Musumeci non ha dimenticato di commentare l’evoluzione dei contagi e la decisione di prendere provvedimenti a livello locale con le cosiddette “zone rosse: “Sono decisioni sofferte. Possiamo evitare questi provvedimenti e dobbiamo evitare che ce ne siano altri nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. Se ognuno fa il proprio mestiere di cittadino, mai come ora indispensabile, possiamo affrontare questo inverno con un pizzico di serenità. Non abbassando la guardia, ma sapendo che con il virus ci conviviamo e alla fine ne usciremo noi vincitori.

È questo l’auspicio del presidente della Regione.

Appello ai siciliani

Una nota di positività ma anche di realismo contraddistingue il messaggio di Nello Musumeci ai siciliani: “Se manterremo questo spirito non di paura, perché la paura non serve, ma di prudenza, ne usciremo. Quando si è in guerra, e questa è una guerra, non si può condurre una vita normale. Ma non mi stancherò mai di chiedere un piccolo sacrificio“.

“Dobbiamo stringere i denti, c’è ancora un inverno da affrontare e voglio augurarmi che lo Stato sia presente a sostegno delle migliaia di aziende siciliane che con i provvedimenti recenti saranno costretti a limitare, cambiare o sospendere le loro attività”.

“Faccio appello allo spirito unitario che ha caratterizzato i siciliani. Dobbiamo conviverci con questo virus, non sappiamo se ancora per qualche mese o qualche anno”, conclude il governatore.

Dichiarazioni sul Dpcm del 18 ottobre

Poche ore prima della diretta di questa sera, Musumeci aveva espresso la propria opinione sulla bozza del nuovo Dpcm valido a livello nazionale: “Il presidente Giuseppe Conte intende avviare con noi Regioni anche un confronto sul tema degli aiuti economici: lo ritengo indispensabile”.

Ma non si tratta soltanto di economia: si parla anche e soprattutto di salute, tamponi rapidi, posti in ospedale e tracciamento dei contatti per limitare i contagi da Coronavirus: “Il grosso la Sicilia continua a farlo sul fronte sanitario. La nostra scelta di puntare sui tamponi rapidi, tra i primi in Italia, ha fatto aumentare in modo significativo la nostra capacità di diagnosi. Serve fare ancora di più. E per questo ringrazio i quasi cinquemila professionisti che hanno già risposto all’avviso pubblico per il personale”.

Video

Al link che segue il video della diretta di Nello Musumeci, diffuso anche sui canali social del governatore siciliano.

Fonte immagine e video: Facebook – Nello Musumeci