Click day, i giovani: “Nessun hackeraggio dei sistemi”

Click day, i giovani: “Nessun hackeraggio dei sistemi”

PALERMO – Dal click day al flop day sono numerose le iniziative che i giovani siciliani stanno mettendo in campo per difendere i propri diritti. Sono svariate le associazioni che stanno promuovendo azioni legali contro la Regione. Tra queste anche il Codacons che ha incassato il sostegno del neonato comitato delle “Giovani vittime del click day”.

Il Comitato aderirà alla mega azione risarcitoria collettiva lanciata dall’associazione dei consumatori nel proprio sito.

Un’altra iniziativa, distinta e separata dal Codacons (tanto che in un articolo parlammo di una “guerra delle tessere”) è quella dei ragazzi del gruppo Facebook “Se Crocetta annulla tutto faremo ricorso”,  i quali stanno intraprendendo un’azione legale per il riconoscimento del tirocini acquisiti il 5 agosto, con l’ausilio dello studio legale Grillo – Cortese.

I giovani, tramite una nota, hanno contraddetto il presidente Crocetta sul alcuni punti fondamentali.

“Vogliamo precisarespecificano i ragazzi del gruppo fb – che per hackeraggio si intende la forzatura di un sistema atto a violarlo e cioè acquisirne dati non accessibili e segreti. Invece dalla precisazione della Ett – prosegue la notanon c’è stata alcuna violazione in tal senso. Forse il presidente Crocetta confonde gli accessi multipli perfettamente legali con una pratica illegale che è l’hackeraggio”.

I giovani  del gruppo Facebook contestano altresì l’introduzione del click week. Le ultime notizie confermano che sarà Sicilia E-Servizi ad occuparsi del nuovo capitolo dell’avvincente, quanto sconcertante, saga del Piano Giovani. La società, amministrata dall’ex magistrato nonché ex politico Antonio Ingroia, supervisionerà tutta la procedura informatica.

La nuova formula consentirà ai giovani di registrarsi online nell’arco di più giornate. Ad affiancare la società genovese Ett, responsabile secondo il presidente Crocetta del flop day del 5 agosto scorso e di cui la Regione intende ancora avvalersi a titolo di “risarcimento”, ci sarà anche la partecipata siciliana che gestisce i sistemi informatici.

Contro questa decisione del click week vi è un altro passaggio della nota redatta dai ragazzi del gruppo fb: “A chi giova questa formula? Forse la risposta sta sempre nella dichiarazione di Crocetta del 4 settembre, nella quale annunciava la possibiltà ad Italia Lavoro di rimanere della partita suggerendole di utilizzare risorse interne alla Regione, magari di partecipate regionali come CIAPI e/o CPI”.

“Ma i fondi del piano non erano destinati ai giovani?” si chiedono perplessi sull’utilizzo del denaro pubblico.

“I tirocinanti e le aziende avranno una settimana di tempo per conoscersi, le aziende per valutare i curriculum, i giovani per valutare le offerte ricevute. E’ esattamente la stessa modalità in merito agli incroci avvenuti il 5 agosto. Dove è la novità? Qual è questa innovazione?”.

Conclude amara la nota dei giovani, firmata da Giuseppe Sicilia e Roberto Alacqua, che racchiude lo scoramento per l’ennesima occasione fallita dalla Sicilia: “Il Piano Giovani inciderà ulteriormente come meccanismo di scoramento e sfiducia nei confronti delle istituzioni da parte di una intera generazione di siciliani”.