Rider aggredito e preso a sassate da una baby gang: la triste avventura di Gaetano Santoro

Rider aggredito e preso a sassate da una baby gang: la triste avventura di Gaetano Santoro

PALERMO – Un episodio a dir poco agghiacciante si è verificato a Palermo e ha coinvolto un rider, Gaetano Santoro, che ha avuto la sfortuna di imbattersi in una baby gang che l’ha preso a calci, pugni e ha lanciato sassate contro lo scooter che utilizzava come mezzo di trasporto per le consegne.

La vicenda

In particolare, stava portando un’ordinazione in uno dei ristoranti del centro commerciale Forum, sito in via Filippo Pecoraino e proprio lì si è consumata la violenza, inaudita e gratuita.

Il post su Facebook

Lo stesso protagonista dell’aggressione ha scritto un lungo post su Facebook dove racconta ciò che è avvenuto: “Non mi ero mai imbattuto in vita mia nel fenomeno delle baby gang. Ho sempre pensato che, monello per quanto fosse, un bambino nascondesse sempre qualcosa di innocente dentro di sé e che comunque conoscesse un limite. Eppure sono cresciuto in un quartiere difficile ma sempre in grado di restare al proprio posto davanti a persone più grandi o comunque degne di rispetto e attenzione perché a Ballarò le persone degne di rispetto sono quelle che lavorano, che si sacrificano 12 ore al giorno tra le bancarelle o più semplicemente si fanno i fatti loro e non parlano con nessuno“.

I bambini della mia età, in una Ballarò che cercava di rinascere dopo la carneficina degli anni ’90 (gli anni de “L’albergheria rinasce da noi” di cui io sono stato quasi un portavoce a 10 anni), erano cornutelli è vero, a volte un po’ bulletti con i ragazzini più indifesi ma mai si sarebbero immaginati di andare a prendere a pietrate un fruttivendolo al lavoro solo per il piacere di farlo. Erano figli del “pititto” e magari anche della malavita ma a loro veniva sempre inculcato un pensiero che era quello del: ‘Lassa iri a chiddi ca si vuscanu u pane’. Mio padre lo sapeva bene essendo lui nativo di lì e questo lo sapevamo anche noi che giocavamo a pallone in oratorio, a Santa Chiara, a San Nicolò o al campo alle scuole Nuccio. La regola era quella sempre: ‘Mai interferire con i grandi, specie quando stanno lavorando“, aggiunge.

Poi scende nei dettagli: “Oggi, un gruppo consistente di bambini dell’età di 10/12 anni al Forum ha deciso che la mia giornata lavorativa doveva finire lì e, senza un preciso motivo, mi hanno aggredito tirando pugni e calci alla sacca e quindi rovinando la merce di fatto rendendo l’ordine nullo e infine hanno tirato pietre al mio scooter mentre andavo via portandomi di fatto a cadere scivolando mentre cercavo di recuperare i pezzi. Tutto questo davanti agli occhi attoniti della gente che era lì e delle guardie giurate che giustamente non potevano fare altro se non cercare di tenerli lontani, ma erano 2 contro 50 quindi anche lì l’impresa era difficile“.

Ancora: “Il direttore del centro commerciale è sceso dalla torre di direzione, si è scusato, era anche lui imbarazzato per l’accaduto ma mi ha spiegato che nonostante tutta la security messa al servizio a volte è difficile fare fronte a un esercito di scalmanati. Naturalmente ho dovuto interrompere il mio turno e dopo essere stato in ospedale mi trovo a casa con un bel trauma toracico e una settimana di stop davanti“.

Purtroppo mi voglio limitare a raccontare i fatti e a non aggiungere altro se non il fatto che sono davvero sconfortato da cosa è diventata Palermo soprattutto in funzione del fatto che anche volendoti fare il tuo tranquillamente, non riesci a stare sereno“, conclude.

Fonte immagine Facebook Gaetano Santoro