Pratiche di invalidità paralizzate dopo il lockdown: Codacons presenta esposto alla Procura di Palermo

Pratiche di invalidità paralizzate dopo il lockdown: Codacons presenta esposto alla Procura di Palermo

PALERMO – Da quando è iniziata l’emergenza sanitaria la commissione mista fra medici dell’ASP e Istituto Nazionale di Previdenza, che si occupa delle visite mediche necessarie per accertare l’invalidità civile, si è fermata. Al momento l’ASP starebbe ancora nominando le nuove commissioni mediche che, secondo l’azienda, inizieranno materialmente a lavorare dal 26 ottobre.

Questi ritardi, afferma l’Inps, sono dovuti ai numerosi arretrati cumulatisi durante il lockdown. Nel frattempo però moltissimi cittadini, che hanno presentato domanda in questi mesi, attendono una risposta. Si tratta, spesso, di persone affette da patologie gravi e difficili da affrontare senza alcun aiuto o beneficio da parte dello Stato.

Per questo il Codacons, ha deciso di presentare un esposto – redatto da Selene Alba dell’Ufficio Legale Codacons Sicilia – alla Procura della Repubblica di Palermo, al fine di accertare eventuali responsabilità penali dei soggetti coinvolti e tutelare la dignità e i diritti degli utenti della sanità.

Occorre ricordare, infatti, che una volta presentata la domanda per ottenere l’invalidità, la convocazione per la visita medica deve essere fissata entro 3 mesi, dopo di che il cittadino ha diritto a presentare una diffida ad adempiere. L’accertamento, comunque, deve essere effettuato entro 9 mesi dalla data di presentazione della domanda. Ciò al fine di assicurare tempestivamente, alle persone affette da handicap, un sostegno sociale ed economico.

Immagine di repertorio