Cadaveri “rubati” al cimitero, arrestato giovane titolare di una agenzia di pompe funebri: indagati 3 complici

Cadaveri “rubati” al cimitero, arrestato giovane titolare di una agenzia di pompe funebri: indagati 3 complici

PALERMO – Tanto sconvolgenti quanto macabri gli avvenimenti che si sono verificati nel cimitero Rotolo, dove ai defunti non è stato garantito il lieto riposo a loro promesso.

Sembrerebbe infatti che siano scomparse delle salme dal camposanto, dove inizialmente due cadaveri si erano volatilizzati nel nulla per poi, però, essere ritrovati tra i viali del cimitero come se fossero stati “scartati”.

Il fatto avrebbe attirato l’attenzione della Procura che ha aperto un’inchiesta, e che ha indagato fino a risalire a Paolo Rovetto, un 25enne titolare dell’agenzia di pompe funebri “L’ultima cena“. Con lui sarebbero stati indagati anche Pietro Rovetto, 44enne padre del ragazzo e l’autista del carro funebre Salvatore Riina, insieme a Marco Litrico.

La salma di una donna sarebbe sparita per 3 giorni prima di essere poi ritrovata, mentre un secondo cadavere – appartenente a una donna svizzera – sarebbe scomparso per ben 5 mesi.

Sembrerebbe inoltre che padre e figlio siano già conosciuti dalle forze dell’ordine poiché coinvolti nel blitz antimafia “Maredolce 2, ciò avrebbe fatto pensare al giudice per le indagini preliminari che il racket sia collegato a Cosa Nostra.

Le accuse sono di occultamento di cadavere, falso e minaccia a pubblico ufficiale.

Immagine di repertorio