Audio inedito di Borsellino: “Abbiamo la scorta solo di mattina”. Il fratello: “Togliere i sigilli a tutti i segreti di Stato”

Audio inedito di Borsellino: “Abbiamo la scorta solo di mattina”. Il fratello: “Togliere i sigilli a tutti i segreti di Stato”

PALERMO – Non erano mai state rese pubbliche, fino a oggi, alcune dichiarazioni di Paolo Borsellino rilasciate durante i lavori per il maxi-processo a Cosa Nostra.

Il magistrato, assassinato dalla mafia insieme ai componenti della sua scorta in via D’Amelio il 19 luglio 1992, in alcuni audio inediti del 1984 e adesso disponibili per volere della commissione Antimafia si lamenta per l’assegnazione della scorta limitata soltanto al periodo della mattina.

Parole mai ascoltate prima ma udite, adesso, anche dal fratello Salvatore che ha deciso di inviare una lettera all’attuale presidente della Commissione Nicola Morra.

È necessario che quella agenda rossa che è stata sottratta da mani di funzionari di uno Stato deviato e che giace negli archivi grondanti sangue di qualche inaccessibile palazzo di Stato e non certo nel covo di criminali mafiosi venga restituita alla memoria collettiva, alla verità e alla giustizia“, dice Borsellino.

Ora, a ventisette anni di distanza – scrive Borsellino – non posso accettare che i pezzi di mio fratello, le parole che ha lasciato, i segreti di Stato che ancora pesano su quella strage vengano restituiti a me, ai suoi figli, all’Italia intera, ad uno ad uno“.

È necessario che ci venga restituito tutto, che vengano tolti i sigilli a tutti i vergognosi segreti di Stato ancora esistenti e non solo sulla strage di Via D’Amelio ma su tutte le stragi di Stato che hanno marchiato a sangue il nostro paese“, conclude il fratello del magistrato.

Immagine di repertorio