“Arrusti e mangia” di Pasquetta sui balconi: il Coronavirus non ferma la Sicilia tradizionale

“Arrusti e mangia” di Pasquetta sui balconi: il Coronavirus non ferma la Sicilia tradizionale

PALERMO – Chi l’ha detto che a causa del Coronavirus non si può fare una bella grigliata tutti insieme (con le dovute precauzioni per la sicurezza) per trascorrere il pranzo di Pasquetta? Molti siciliani si stanno infatti “organizzando” soprattutto sui social per dare il via a un ‘arrusti e mangia’ di gruppo, pur rimanendo ognuno a casa sua.

Il luogo deputato a tanto onore è diventato in questo periodo difficile il balcone della propria abitazione. Risaputa e molto nota è infatti l’importanza che i siciliani danno a questo rito, del quale sono grandi esperti, e che, da aprile in poi, diviene la modalità più usuale per trascorrere il tempo in compagnia fino al periodo estivo, in qualsiasi luogo che si presti a questo “utilizzo”.

Per Pasquetta, che segna la data di inizio di questo cammino lungo mesi, solitamente si predilige la carne, ma non dimentichiamo che ci sono tantissimi altri cibi che, cotti alla brace o sotto la cenere, vengono davvero buonissimi.

Tra questi ci sono per esempio le patate, ma anche formaggio (che una volta fuso è una prelibatezza), verdure, uova e persino la frutta. Nessun problema, quindi, se il vicino di balcone è vegetariano o vegano: si può condividere il pranzo con chiunque e restare uniti, anche se distanti.

Immagine di repertorio