Taxi condiviso, Palermo come New York

Taxi condiviso, Palermo come New York

PALERMO – Sembra quasi un gioco e invece si tratta di realtà. Quando, nel 2012, il carsharing è approdato nella città, capoluogo di regione, sembrava impossibile che prendesse piede. Oggi, il taxi condiviso è una pratica che si concretizza sempre più, grazie alla delibera, approvata dal consiglio comunale.

Infatti, sono stati stabiliti a priori percorsi che permetteranno a più persone, che non si conoscono tra loro, di raggiungere alcune mete principali urbane ed extraurbane (aeroporto, Mondello, viale Libertà). Tutti i percorsi urbani costeranno 2 euro, mentre quelli extra (Punta Raisi ma anche Monreale) 8 euro a persona. Per far sì che il servizio possa affettivamente decollare, sarà necessaria una buona pubblicizzazione da parte del Comune e dei tassisti stessi.

Sono diverse le reazioni che il fenomeno ha suscitato, ma ciò che mette tutti d’accordo è che si tratta di una sfida che si sposa con quella delle pedonalizzazioni, permettendo, al nostro sud, di avvicinarsi alle differenti città del nord, che già da anni sfruttano il servizio.