“Sei una nave scuola”, messinese condannato per ingiuria “creativa”

“Sei una nave scuola”, messinese condannato per ingiuria “creativa”

MESSINA – Un messinese, G.Z. di 54 anni, è stata condannato dalla corte di Cassazione per un insulto “creativo” rivolto all’ormai ex moglie.

L’uomo, quando vedeva la donna in giro, la apostrafava chiamandola “nave scuola”. Il termine fa parte del lessico nautico e indica una nave sulla quale vengono addestrati degli allievi marinai per renderli esperti nella navigazione. In questo caso il messinese ha adattato il lessico nautico a quello di una relazione finita (male) al fine di screditare l’ex moglie.

Per i giudici si tratta di un’ingiuria perchè questa espressione farebbe riferimento al gran numero delle passate relazioni amorose dell’ex moglie.

Inoltre il messinese diceva alla moglie di “aver sempre avuto amanti“. Secondo la corte “i termini rivolti dall’imputato alla ex moglie si rivelano chiaramente offensivi secondo l’apprezzamento della generalita’ dei consociati”.

Vale a dire che l’espressione è percepita come offensiva anche dal sentire comune. La Cassazione ha respinto la tesi dell’imputato che voleva scampare alla condanna penale sostenendo che quelle frasi erano solo parole di “tenue” contenuto offensivo. Insomma voleva far chiudere un occhio ai giudici sulla “nave scuola”.

La sentenza è stata depositata oggi e ha confermato il verdetto emesso dal tribunale di Messina il 22 settembre 2010, con il quale il fantasioso ex marito era stato condannato a 450 euro di multa.

La separazione tra i due coniugi risale al 2002 e nei mesi successivi l’uomo avrebbe apostrofato l’ex moglie paragonandola, come detto, alla “nave scuola” che, forte delle tante esperienze, insegna ai novellini il “manuale” amoroso. Adesso, si spera, che l’uomo cercherà di consolarsi navigando in acque più tranquille e cercando approdi stabili dove gettare l’ancora.

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