Tre anni senza Pino Daniele, una colonna della nostra musica e del blues

Tre anni senza Pino Daniele, una colonna della nostra musica e del blues

La mattina del 5 gennaio di tre anni fa, a causa di un infarto e non ancora compiuti i 60 anni, ci lasciava Pino Daniele. La notizia, rimbalzata su tutti i mezzi di informazione in una notte, lasciò tutti gli amanti della musica esterrefatti, perché un altro pezzo da novanta della storia musicale italiana volava in cielo dopo Lucio Dalla, Lucio Battisti e Fabrizio De Andrè, solo per citarne alcuni. Il suo vastissimo repertorio, partito dalla canzone napoletana e frutto di quasi quarant’anni di carriera, era composto da vari generi, in primis il blues, di cui è stato uno dei maggiori interpreti, ma anche dal jazz, dalla tarantella e dalla musica etnica, come dimostrano le sue tante collaborazioni con musicisti africani. Dalla miscela della tarantella con il blues, egli fece nascere un nuovo genere, denominandolo “Tarumbò”.

Con la sua scomparsa Napoli, sua città natale, perse uno dei più grandi punti di riferimento, interprete, insieme ad altri musicisti, come Tullio De Piscopo, Enzo Gragnaniello, Tony Esposito, James Senese, Enzo Avitabile, Rino Zurzolo, Joe Amoruso, e perfino il nostro conterraneo Agostino Marangolo, con i quali ha dato vita al movimento blues Neapolitan Power, che ha reso sempre più grande la città del Vesuvio e della pizza tra gli anni ’70 e gli anni ’80. Tra le sue canzoni più famose spiccano sicuramente O’ scarrafone, Quanno chiove, Napule è, Bambina, Dubbi non ho, Pigro, Yes I know my way, Quando, Io per lei, ma anche tante altre, che mostrano come Pino fosse attaccato alla sua terra e, in particolar modo, ai temi sociali.

In queste ore non mancano i messaggi di affetto da parte dei suoi cari, come il figlio Alex, che, malgrado siano passati tre anni, lo sente ancora vicino, e di tanti personaggi della musica e dello spettacolo, a cominciare da Fiorello, che sul suo profilo Twitter ha scritto: “Ciao Pino! Manchi”. Non mancano nemmeno le polemiche riguardo al suo decesso, tra cui spicca quella di Luisa Regimenti, consulente medico dell’ex moglie del cantautore, che ha di recente ricordato come sia morto a causa di gravi negligenze da parte di chi si doveva occupare in quel momento delle sue condizioni di salute.

A Napoli, comunque, le iniziative per ricordarlo non sono certo mancate. Giorno 4, al Borgo Marinari, si è tenuta la seconda edizione del flash mob “I Still Love You” in suo ricordo , con le sue canzoni cantante con l’accompagnamento di un pianoforte in riva al mare, mentre ieri sera, al teatro Summarte di Somma Vesuviana, nell’entroterra partenopeo, è andato in scena lo spettacolo “Sciò live”, realizzato dai “Lazzari Felici Pino Daniele tribute band”.

Per finire, noi di Newsicilia vogliamo ricordarlo così