PALERMO – Si tenta di tornare gradualmente alla normalità ma si tratta di “un’impresa” che si sta rivelando parecchio ardua, soprattutto in contesti in cui è difficile mettere in atto in totale sicurezza le norme restrittive. Nello specifico, alcuni Comuni siciliani hanno optato per il dietrofront, sulla scia che “prevenire è meglio che curare”.
Sospeso, infatti, il mercato settimanale del giovedì a Piazza Armerina (EN), in via cautelativa e prudenziale. Questo è quanto ha affermato il sindaco Antonino Cammarata che ha disposto in tal senso perché si attenderebbero i risultati dei test sierologici che potrebbero accertare nuove positività nella città dei mosaici.
Per violazione delle norme che impongono determinate accortezze, anche la fiera quindicinale a Pachino (SR) è stata ufficialmente sospesa, provocando il malcontento dei commercianti che hanno manifestato il loro dissenso contro tale decisione.
È vero che stiamo risalendo la china, ma è necessario mantenere ancora alta la guardia perché il “nemico invisibile” non è stato – ancora – del tutto sconfitto.
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