Estate caldissima per l’Etna. Il vulcano non si ferma

ETNA – Una “no stop” incredibilmente bella quella che stiamo vivendo dai primi di giugno quando il vulcano ha deciso di risvegliarsi e regalare spettacoli unici di lapilli e lava incandescente. Quei colori così nitidi che mostrano tutte le sfumature del rosso e dell’arancione captano l’attenzione anche dei più distratti che passeggiando fra i paesini pedemontani alzano poco poco lo sguardo e ne apprezzano il fascino.

Dai primi giorni di giugno infatti il vulcano si è risvegliato dando vita a esplosioni stromboliane e piccole fontane di lava con cenere fine e diluita generate dal nuovo cratere di Sud-Est. La colata continua a scendere lungo la parete occidentale della valle del Bove con un’attività esplosiva costantemente alimentata da tre bocche del vulcano.

La first lady siciliana sta facendo parlare di se anche dall’altra parte del mondo tanto che troupe della BBC sono arrivate per riprendere questi scenari magnifici che vedono da una parte l’eruzione dell’Etna e dall’altra l’attività dello Stromboli alle isole Eolie.

E se per un’ attimo i vulcanologi dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, all’inizio, hanno sperato che fosse una delle solite birichinate del nostro vulcano, il venticinque luglio si sono dovuti ricredere. Quando, cioè si è aperta una nuova bocca eruttiva sul versante orientale del cono del cratere di Nord-Est. Il teatro eruttivo che si è mostrato agli occhi degli esperti è stato caratterizzato da intense attività stromboliane con esplosioni ad intervalli di 2 e 5 secondi. Il tutto condito da boati e visibili onde di compressione.

Questi lanci di bombe e scorie vulcaniche che hanno raggiunto anche i duecento metri di altezza non si sono fermati per tutta l’estate. E sono piacevolmente apprezzabili anche dal teatro antico di Taormina. Qui mentre si è immersi nella magica atmosfera di una Tosca o di Cavalleria Rusticana e Pagliacci si vedono questi sbuffi lavici colorare il blu del cielo.

Durante la prima settimana di agosto non c’è stata alcuna variazione con regolari emissioni di colate laviche. Un’ estate che può dirsi caldissima sotto quest’aspetto. Da giorno nove, infatti, l’ampiezza del tremore vulcanico è diminuita e di conseguenza è aumentata l’emissione di cenere che ha formato un pennacchio di circa un chilometro sopra la bocca.

Fra sbuffi di cenere nera, boati e colate di lava incandescente non sappiamo ancora cosa aspettarci: se un semplice risveglio e un pre-allarme di qualcosa che accadrà. Ma intanto godiamoci questo spettacolo unico e irripetibile.