“C’eravamo tanto amati”: il divorzio Leanza – Sammartino

“C’eravamo tanto amati”: il divorzio Leanza – Sammartino

CATANIA – Tutta colpa di un assessorato all’Agricoltura? La scissione – annunciata fragorosamente da Lino Leanza – era già nell’aria da tempo. Molteplici gli spifferi che insidiavano la vita del gruppo parlamentare. Il casus belli è dovuto al rimpasto del Crocetta ter: via l’assessore Reale con delega all’Agricoltura dentro l’ex avvocato di Totò Cuffaro Nino Caleca, soltanto ufficiosamente espressione di Articolo 4.

Il preludio alla rottura è stata la nota inviata alla stampa da Luca Sammartino e dai deputati Valeria Sudano, Alice Anselmo, Paolo Ruggirello e Pippo Nicotra. I “dissidenti” chiedevano una più robusta rappresentanza in giunta alla luce del peso specifico del gruppo e un assessore espressione del movimento. Invece Lino Leanza ha nicchiato, adeguandosi con democristiana pazienza al Crocetta ter e preparando il terreno per lo strappo.

Lino Leanza lascia così il movimento che ha fondato nel 2012 e il gruppo parlamentare all’Ars. Con lui dovrebbero andare i deputati che non hanno firmato la famosa nota di dissenso: Totò Cascio, Luisa Lantieri, Giambattista Coltraro, Carmelo Currenti e Totò Lentini.

Il fondatore di Articolo 4 si è detto amareggiato per la rottura ma ha già pronta una “fase due” che vedrà la luce nell’alveo del centrosinistra. Entro fine mese dovrebbe definirsi una costituente e presentare un nome nuovo e un simbolo.

Quello attuale resterà al capogruppo all’Ars Luca Sammartino, al quale Leanza ha inviato gli auguri. In una nota Sammartino ha affermato che “Articolo 4 proseguirà la sua attività politica e parlamentare all’Ars come nei tanti comuni dove è rappresentato e lo farà con l’orgoglio di aver tenuta dritta la barra e non aver deviato dalla direzione morale, etica e politica che si era prefissato”.

“La nostra è stata una battaglia alla luce del sole improntata alla crescita dell’intero movimento – prosegue il capogruppo -. Non abbiamo mai ceduto alla tentazione di sederci al tavolo delle trattative ne ci siamo mai dimenticati l’obiettivo che era quello di portare avanti un partito dalle idee forti e chiare e ben radicato nel territorio. Abbiamo, insomma, remato sempre nella medesima direzione comune”.

Adesso inizieranno le grandi manovre all’interno dei comuni dove Articolo 4 è rappresentato. Uno di questi – come anticipato da NewSicilia.it – è Catania. Qui potrebbero esserci stravolgimenti in giunta non da poco. Già in consiglio comunale si è preso atto della separazione e ci si avvia alla scissione: ci sarà l’ennesimo nuovo gruppo consiliare, ma sembrano non esserci particolari drammi in merito.