Amt, Alessandro Porto: “Prima statuto e poi piano industriale”

Amt, Alessandro Porto: “Prima statuto e poi piano industriale”

CATANIA – Un’occasione per rilanciare il trasporto in città, assicurando il servizio all’utenza e la tranquillità ai dipendenti. Il voto atteso stasera in consiglio comunale, che dovrebbe dare il via libera al nuovo statuto dell'”Azienda Metropolitana Trasporti”, può essere occasione per ripensare a un servizio efficiente sia in termini di gestione che di offerta per la cittadinanza.

Ne è convinto il capogruppo in aula di “Con Bianco per Catania”, Alessandro Porto, che invita i colleghi ad approvare l’atto per adeguarsi alla legge Madia, dando così il via a una nuova fase per l’azienda cittadina.

È un passo necessario per modificare la governance dell’Amt – afferma Portodalla quale si potrà ripartire per rimettere sulla carreggiata una realtà importante per l’economia e fondamentale per permettere alla popolazione di spostarsi sul territorio. Da tempo, la richiesta è quella di procedere alla redazione di un piano industriale – continua il consigliere di maggioranza – e credo che i tempi siano maturi per stabilire come rilanciare l’Amt per garantire il futuro ai dipendenti e la mobilità alla cittadinanza“.

Chiede regole certe che possano, da ora in avanti, rimettere sul binario giusto un’Amt in profonda sofferenza, il consigliere Porto che ricorda come, con una governance solida che possa rifarsi a regole certe, si possa avviare un ragionamento complessivo che possa realmente tirare fuori il trasporto pubblico locale dal baratro in cui sembra essere finito.

Una governance forte – spiega Porto – può finalmente mettere mano alla redazione di un piano industriale che possa tracciare la rotta per risollevare le sorti di Amt, da una parte, e dare le risposte che i dipendenti, preoccupati per il proprio futuro e costretti a lavorare in condizioni difficili, avanzano da tempo. La politica ha il dovere di garantire il servizio all’utenza – conclude Porto – e la tranquillità a chi lavora, non solo dal punto di vista economico”.