Follia nel Catanese. Uomo passa un incubo per un sorpasso: 46enne lo ferma, lo picchia e lo minaccia

Follia nel Catanese. Uomo passa un incubo per un sorpasso: 46enne lo ferma, lo picchia e lo minaccia

ADRANO – Gli agenti del commissariato di Adrano, nel Catanese, hanno eseguito l’ordine che ha disposto la carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica di Catania, nei confronti di Nunzio Gangi, di anni 46, con diversi precedenti di polizia.

L’uomo dovrà scontare otto mesi di reclusione per i reati di lesioni personali, aggravate dall’aver agito per motivi futili, e violenza privata.

Nunzio Gangi, 46 anni

I fatti per i quali l’uomo dovrà espiare la pena risalgono a una sera del 2009, allorché in concorso con altri due coindagati, a bordo di una mini cooper di colore grigio, ha bloccato la strada a una Fiat Punto di colore bianco, che poco prima aveva superato la mini cooper, impedendole di proseguire la marcia nella propria direzione.

Scesi dall’auto i tre si sono scagliati contro il conducente, sferrandogli pugni e schiaffi, adducendo quale motivazione il fatto che poco prima, durante il sorpasso, avesse procurato un danno alla loro macchina. Non contenti di ciò, i tre hanno costretto il malcapitato a consentire che sulla sua autovettura salisse uno di loro e a seguire la mini cooper con a bordo gli altri due.

Giunti davanti alla saracinesca di una carrozzeria, hanno indicato quest’ultima come il luogo dove l’indomani mattina si sarebbe dovuto recare per porre rimedio, a loro dire, al danno cagionato con il sorpasso e minacciando ritorsioni violente qualora non si fosse attenuto alle loro intimazioni.

Lasciato libero di andare, l’uomo che aveva subito l’aggressione si è rivolto agli agenti del vicino commissariato, ove ha sporto regolare denuncia e dettagliata descrizione dei tre aggressori, tanto da consentire agli operatori di polizia di effettuare l’arresto di questi ultimi.

Rivoltosi successivamente al vicino nosocomio di Biancavilla, la persona aggredita è stata giudicata guaribile in sette giorni avendo riportato due contusioni, una al collo e una all’emitorace sinistro. Divenuta definitiva la sentenza di condanna, il pubblico ministero ha emesso l’ordine di carcerazione.