Catania protesta, arrivano le testimonianze: “Ragazzetti fanatici, caos di pochi minuti, la polizia non ha risposto”

Catania protesta, arrivano le testimonianze: “Ragazzetti fanatici, caos di pochi minuti, la polizia non ha risposto”

CATANIA – Ieri sera alle 22 il centro storico di Catania si è riempito di gente che ha deciso di scendere in piazza per manifestare contro le decisioni emanate dal Governo.

Imprenditori appartenenti a tutti i settori, già devastati economicamente dal primo lockdown, si sono riuniti davanti agli uffici della Prefettura per far sentire la loro voce, circondati da normali cittadini, lavoratori e non, stanchi delle numerose misure restrittive.

Per strada si sono raccolte persone con idee molto diverse le une dalle altre, legate da un unico bisogno: portare avanti le proprie attività. Ma qualcosa non è andata come doveva.

Se la protesta era iniziata con tutti i buoni propositi, quelli di manifestare pacificamente, a un tratto la situazione è radicalmente cambiata e sono scoppiati gli scontri: bombe carta e tafferugli che hanno visto coinvolto un piccolo gruppo di violenti.

La reazione immediata è stata quella della divisione della pizza tra coloro che erano a favore e quelli che si sono schierati contro.

I disordini, ben diversi da quelli che si sono verificati in altre città di Italia, sarebbero durati solo pochi minuti, ma avrebbero messo in secondo piano la vera motivazione del corteo: “Manifestare per la libertà, contro le restrizioni del Governo – scrive Donatella Elisa Monica -, purtroppo 4 topi nel cuore della manifestazione hanno lanciato sette bombe carta alterando totalmente l’atmosfera e rovinando le intenzioni di chi violento non è”.

Momenti pacifici rovinati da “due ragazzetti fanatici vogliosi di creare caos inutile“, scrive Sijè.

Tra le varie testimonianze raccolte, c’è chi afferma che la rimostranza dei catanesi si sia svolta in maniera regolare: “Manifestazione tranquilla, piccolo problema tra ragazzi e la cosa si è placata subito. Anche la polizia è rimasta ferma, non hanno risposto“, commenta Luca.

Una divisione che i catanesi per bene, lavoratori e padri di famiglia, tendono a rimarcare con forza prendendo le distanze da un gruppetto, il solito, di persone che provano a rovinare il buon nome della gente onesta.

Di seguito il video girato in diretta da Pietro Crisafulli:

 

 

Fonte foto di Donatella Turillo