Acque inquinate? D’Agata: “Se mi fosse stata fatta qualche segnalazione sarei intervenuto”

Acque inquinate? D’Agata: “Se mi fosse stata fatta qualche segnalazione sarei intervenuto”

CATANIA – Si attendono le piattaforme sul lungomare di Catania, ma c’è chi, impavido, trova lo stesso il modo di fare il bagno lungo il litorale catanese. Eppure, le acque siciliane non sono considerate proprio da bandiera blu.

Tuttavia, secondo gli ultimi dati rilevati, non c’è alcuna ragione di allarmarsi, dato che i valori delle acque catanesi, secondo l’Azienda Sanitaria Provinciale, sono più che positivi. A dare ulteriore conferma di ciò è l’assessore all’Ecosostenibilità di Catania, Rosario D’Agata: “La situazione delle acque catanesi è buona, quindi non c’è nulla di cui preoccuparsi e nessun lavoro da dover effettuare. Se l’ente proposto mi avesse fatto qualche segnalazione avrei provveduto”.

In effetti, dati alla mano, il membro della giunta comunale non sembra avere tutti i torti. Su tutta la zona di Vaccarizzo, infatti, i risultati avuti sono eccellenti, così come al viale Kennedy e in tutta la zona che va da piazza Europa ad Ognina. Un po’ meno decenti i valori nelle zone di Capomulini, Pozzillo, Santa Maria La Scala, Santa Tecla, Riposto, Mascali e Fiumefreddo.

Diversa la situazione ad Aci Trezza ed Aci Castello. Nel primo caso, è vietata la balneazione nella zona del Porto Vecchio e di via Marina. Ad Aci Castello, invece, i valori non consentono l’immissione in acqua nel Lungomare Scardamiano.

Intanto, giovedì prossimo dovrebbero essere resi noti i tanto attesi risultati di Legambiente e di Goletta Verde. Il dossier, ormai da anni, si occupa di recensire i mari italiani e siciliani, facendo leva sulle segnalazioni dei bagnanti e non solo. Alla base delle valutazioni, infatti, ci sono anche gli abusi edilizi e il rispetto per l’ambiente e il paesaggio.