Marika si è svegliata

CATANIA – Migliorano le condizioni di Marika Russo, la 14enne accoltellata nel sonno dal padre Roberto. La ragazza ha ripreso conoscenza lunedì dopo essere giunta in condizioni disperate all’ospedale Garibaldi di Catania. I medici del reparto rianimazione hanno strappato alla morte Marika, la quale aveva perso oltre tre litri di sangue. Grazie alla generosità di un’intera città, che si è stretta attorno alla famiglia Russo, la ragazza è riuscita a sopravvivere.

Infatti i medici, con il dottor Pintaudi in testa, hanno diffuso nei giorni successivi al ricovero della ragazza un appello per la ricerca di sangue. Marika ha un gruppo molto raro, lo zero negativo, ma la gente profondamente scossa dalla vicenda ha risposto con prontezza all’appello di donare dimostrando un grande cuore. Sono state oltre 120 le persone che poche ore dopo l’appello dei camici bianchi si sono presentate all’ospedale Garibaldi.

Alla stampa il dottor Sergio Pintaudi ha raccontato che subito dopo essersi svegliata Marika ha chiesto della sorella Laura. Ancora non conosce la tristissima verità. Per adesso i medici e gli psicologi che la seguono non le hanno raccontato l’epilogo della notte di follia del padre Roberto. Dai racconti del reparto rianimazione, comunque, la 14enne ricorda tutto: le coltellate del padre, il sangue, la fuga e la corsa per chiedere aiuto.

Adesso l’unica nota di speranza per Marika proviene dalla musica che ascolta da una radio. Lei stessa ha chiesto di averla in camera per ingannare l’attesa delle lunghe ore in un letto d’ospedale. Ovviamente i medici hanno scelto stazioni radio senza notizie o radiogiornali.

Il dottor Pintaudi ha confermato che Marika sta migliorando giorno dopo giorno e a breve la prognosi potrebbe essere sciolta. Sarà il recupero psicologico la partita più difficile della vita della ragazzina.