Maxi confisca per il re delle slot Padovani

Maxi confisca per il re delle slot Padovani

CALTANISSETTA – Maxi confisca di beni per il re delle slot machine Antonio Padovani. All’imprenditore catanese sono stati confiscati beni per un valore di 45 milioni di euro dai finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Caltanissetta appartenenti al Gico, in collaborazione con lo Scico di Roma. Gli uomini delle fiamme gialle hanno apposto i sigilli a ben 16 società con sedi a Catania, Roma e Modena.

In più sono stati confiscati svariate quote societarie, depositi bancari, rapporti finanziari, 8 auto, terreni, una villa bifamiliare con piscina, 2 fabbricati e un’imbarcazione. Antonio Padovani è un nome noto alle forze dell’ordine: già nel 2011 era stato emesso un provvedimento di sequestro a seguito del suo coinvolgimento nell’inchiesta Atlantide – Mercurio del 2009. L’uomo ha ricevuto una condanna a 4 anni per mafia. L’operazione fece luce sul sistema dei clan gelesi, stroncando il boss Piddu Madonia. L’imprenditore etneo, di 62 anni, è stato anche invischiato nell’operazione Hermes della Dda di Napoli che ha verificato dei contatti con un uomo legato ai Casalesi, Renato Grasso.

Padovani è il ras del noleggio di slot machine del meridione d’Italia e si occupa anche della gestione delle sale da gioco, dell’affidamento di lotterie e raccolta di scommesse a distanza. Un business milionario finito al vaglio delle forze dell’ordine che hanno ricevuto, durante le loro indagini, l’ausilio di un nuovo supporto: il sistema “molecola” che consente di verificare i redditi dichiarati e il patrimonio personale.

Dall’inizio dell’anno il nucleo di polizia tributaria di Caltanissetta ha proposto sequestri di beni per 16 milioni, sottoposto a sequestro 9 milioni ed eseguito la confisca di beni per 290 milioni di euro.

foto flickr Kubina cc license